Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      404 STORIA FIORENTINAruccio, il che fu malagevole a fare, perciocché molti de' più ricchi e nobili cittadini di Volterra s1 erano fuggiti dalla città. Perchè il commessario 1' ultimo giorno d' aprile fece mandare un bando, che tulli que" Volterrani che s' erano fuggili di Volterra gli dovessero ritornare, sotto pena d' incorrere in bando di rubello e della confiscazione dei beni; perchè molti ne ritornarono, ed il Ferruccio comandò a'soldati eh' erano alle guardie delle porte di Volterra , che noh lasciassero uscire della città niuno Volterrano , e che ogn' uomo eh' era in Volterra portasse la croce bianca, altramente fusse menato in prigione. Comandò ancora che in Volterra non si potessero la notte sonare ore uè campane in modo alcuno, nè per alcuna cagione, e che alle finestre delle case si tenessino tutta notte i lumi accesi.
      Di poi a' sette giorni di maggio Bartolo Tedaldi e Niccolò de' Nobili fecero ragunare nel palagio del capitano i principali citladini di Volterra, a'quali parlò riprendendoli agramente chesi fussero ribellali dalla signoria di Firenze, e comandò che ciascuno di loro confessasse a viva voce la ribellione di sopra detta; i quali tulli !a confessarono liberamente , da Cornelio Inghirami e Filippo Landini in fuori, i quaii poco di poi essendo minacciati dal commessario di fargl' impiccare per la gola, anch' eglino la confessarono, della qual confessione se ne fece contralto di mano di pubblico notaio ; e fatto che fu il contratto della confessione di sopra detta, il commessario Tedaldi di nuovo parlò ai Volterrani, dicendo loro coni' eglino avevano perdulo tutti i privilegi e tutte V esenzioni di' eglino avevano prima avuti dalla signoria di Firenze, perchè e' bisognava che e' creassero un magistrato di cittadini volterrani, i quali fussero seco a convenire di nuovo insieme, e far nuovi capitoli : perchè i Volterrani crearono un magistrato di dodici cittadini a1 quali diedero piena e ampia autorità di convenire insieme col commessario Tedaldi in nome di tutto '1 popolo di Volterra, in qael miglior modo eh' ei potessero, ed oltra di questo avessero autorità di provvedere i seimila fiorini che il commessario Ferrucci aveva richiesti a' Volterrani. I cittadini adunque che furono eletti di questo maestrato furono : ser Giovacchino Incontri, ser Giovanni Gotti, Giovanni Marchi, Giuliano del Bava, Niccolò Gherardi, Benedetto Fal-concini, Zacchcria Contugi, Michele di ser Francesco, Bartolommeo Fei, Spinello Guardavilli, Mariotto Lisci e Filippo Landini.
      Ma perchè i Volterrani indugiavano a pagare al Ferruccio l'intera somma de'semila fiorini ch'egli aveva loro richiesti, di maniera che ancora restavano a dargli dumila cinquecento fiorini, e la necessità lo stringeva di dare alle sue genti le paghe eh' elleno avevano ad avere ordinariamente, perciò egli deliberò di riscuotergli a ogni modo : onde fecev^ooQle


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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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