Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      70 STORIA FV0KENT1NAscorretto, perchè in luogo il' Inarea, si debba scriverò Volaterra ; con-ciosiacosachè Strabone nel quinto libro della sua Geografia chiami la città di sopra detta Volaterra, e la descrive quasi nella medesima maniera che la descrive Aristotile, la quale descrizione è mollo somigliante al sito della città anlica di Volterra; ma che Aristotile non avesse la vera notizia del nome di questa citta, e in cambio di Volterra scrivesse Inarea.
      Volterra dunque venne la prima fiata sotto l'imperio de' Fiorentini l'anno 1372, perciocché l'anno 1361 fu solamente raccomandata per dieci anni alla signoria di Firenze, e visse quietamente sotto 1' imperio de' Fiorentini infino all' anno 1472, eh' ella da certi suoi cittadini per loro privali interessi fu fatta ribellare da' Fiorentini, e fu ripresa da Lorenzo de'Medici il Vecchio, il quale andò in persona a quell'impresa , e di nuovo ricondotta all' obbedienza del comune di Firenze ; e da quel tempo insino ali1 anno 1529 , che la guerra venne a Firenze, si portò sempre fedelmente e amorevolmente inverso i Fiorentini; di maniera che, sentendo i Volterrani crescere il romore della guerra conlra i Fiorentini, innanzichè I' esercito arrivasse a Firenze, mandarono ambasciadori alla signoria a offerire tutte le forze loro, per quanto elle valevano, a mantenere quel reggimento che allora governava la città di Firenze , e continuamente gli tennero un ambasciadore , al quale i Volterrani scrivevano giornalmente tutto quello che accadeva quivi all'intorno, acciocché egli, oltre al rappresentare tutta la comunità di Volterra , il che pareva necessario per tutti que' casi che potessero avvenire, ragguagliasse ancora i dieci della guerra di tulio quello che ne' luoghi intorno a Volterra avvenisse; e veggendo crescere la guerra continovamente conlra la città di Firenze, ed insieme con quella il pericolo loro, perciocché V esercito ecclesiastico ed imperiale, poich' egli era giunto alle mura di Firenze, e quivi fermatosi i aveva mandato più colonnelli per lo slato di Firenze, i quali avevano ridotto quasi tutto il dominio fiorentino all' obbedienza dell' esercito di sopra detto, i Volterrani dunque, veggendo che il duca di Malfi, il quale insieme col signor Girolamo da Piombino capitano di quaranta cavalli, era stato mandato dall'esercito imperiale all'impresa di Val-delsa, dopo 1' essersi insignorito del Poggio Imperiale, di Colle , di Poggibonzi e quasi di tutte 1' altre terre di Valdelsa, s* appresentava a Volterra, e andava predando e scorrendo tutto '1 paese all' intorno, con licenza del capitano di Volterra, il quale era Niccolò de' Nobili > fecero per difenders da' pericoli che soprastavano loro, un maestrato di quattro cittadini, i quali si chiamavano i quattro della guerra, e dovevano aver seco cura della città , e pigliar tutti que' partiti eh' civ^ooQle


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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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