Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      co' preghi, e non bastando questo , Io ritenessero e io raffrenassero colle mani. Era Malatesta di natura, e per esercitazione mentre Tu sano, animosissimo, e questo forse lo coramovcva di dentro, non gli lasciando ricordare quale egli fusse di fuori. Viddersi in questo conflitto di gran miracoli di fortuna, perchè Michelagnolo da Parrano ebbe tre archi-busate sopra la persona sua, e nessuna non gli fece mal nessuno, e uno de'suoi fanti, a cui poi diede la sua insegna, ne toccò sette, e non gii usci gocciola di sangue; alcuni avevano passato chi la cclatu, chi la corazza e chi le maniche di maglia, e non per tanto ne cbhono male alcuno. Un lanzo de'nemici, non solo non si guardava dugli archibusi, ma andava loro incontro a bella posta, e comeché piti soldati da diversi luoghi gli traessero più volte di mira, mai nessuno nollo colse; ma Binò Mancino accosta tosi gli a poco a poco, gii tirò a traverso d' una labarda e uccisolo, lo non so quello che s' abbiano ti pensare gli uomini intendenti di cosi fatte cose, nè quello che a dire di me; ma io so bene, che avendole-io non senza estrema fatica e diligenza trovate scritte da persone degne di fede , non debbo, cheunqu* io me ne creda, e qualunque si siano colali accidenti, e dovunque si vengano, non raccontargli, ehe che si debbano dire o pensare, o di ine o di loro le brigate.
      Era vicino all' ave maria quando Malatesta, combattendosi più forte che mai, fccc dare il segno a'suoi, che si ritirarono, e volle la disgrazia, ehe il signore Ottaviano, essendo stracco e fiacco dui lungo c prode combattere che aveva fatto, mentre, condottoci in luogo dove» credeva esser sicuro, saliva lungo il fosso a cavallo, el>l>c un' ardii-busa la nella gola, della quale fra lo spazio di quattro giorni, een infinito dispiacere di Mabtesta, passò della vita presente. Il numero de' morti, e cosi quello de' feriti, si disse variamente ; ma due co*e affermano per chiare : 1' una, che '1 giorno di poi si trovarono manco nella rassegna di quelle bande le quali erano uscite fuora , dugento fanti de' migliori; l'altra, che la mortalità fu maggiore appretto-dei nemici ; e due se ne credettero quasi per eerte : la prima . che «e Amico nou fusse stato morto, la vittoria s' aveva in quella par te dove si combattè, compiuta utente ; l'altra, che se quel giorno hi twm fatto giornata, e miniate fuari tutte le gcoli eoa quello ette vi poteva, e da quatte p^rli che u doveva, si sarebbe rotto il campo *UH tutto, e coas^iÉefiiciii^ttUf \iulo affatto la guerra; ancoraché v eh ite di rolorw i quali diserò, e a un bei bisogno credettero, the il romperà il emitp > sarebbe sia*» il pecore ét FiorcuUfu, eanek>*»ta tacili' coti freeudu, arebboao fatto sanare maggiormente il papa, e irridalo più vilmente F La;cadere. Tra quegli eh" ih ji/ì m c**a, cv^rOOQle


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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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