Storia fiorentina (volume II) di Benedetto Varchi

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      32 storia fiorentinaaffermando che cosi ricercavano le leggi e l'usanze de' duelli ; la qual cosa secondo I' usanze e le leggi de1 soldati moderni è forse vera, ma secondo il vero è falsissiina; conciossiacosaché tra' cavalieri onorati non solo non s' hanno a cercare i vantaggi di sorta alcuna nel combattere a solo a solo, ma a rifiutare quandunque fossero offerti spontaneamente dagli avversari. E come arebbe Lodovico provato quello che egli intendeva di provare, se con una spada intera fusse ito ad affrontare il nemico, il quale non aveva se non una mezza spada, o piuttosto mozzicone? Dante e Lodovico, essendosi fatto cambio e barattati i prigioni, se ne tornarono la sera stessa per la medesima porta e in sull' un' ora in Firenze con tutti i loro.
      La legge della Storia mi sforza a dire quello eh' io volentieri taciuto arei, e ciò è che il rancore tra Lodovico e Giovanni era nato per cagione di donna, la quale essendosi mostra più favorevole a Giovanni che a Lodovico, lo ruosse a far quello che fece , per dimostrarle che nè anco nell1 armi non era da meno del suo rivale, come ella per avventura ii teneva. Il nome della donna non voglio palesare (I), concedendo questo, coli' autorità di grandissimi Storici, alla nobiltà de' suoi madori, ed anco, vivendo ancora il marito, il quale nulla sapeva di queste cose, non è ragionevole che ora o mai quindi gii venga dispiacere o biasimo, dov' egli non ebbe colpa nessuna. Gli amici di Lodovico, credendosi di dargli contento, operarono si co' parenti della donna amata, eh' ella con licenza del marito 1' andò a visitare, della qual cosa egli prese sì fatta tristezza, eh' egli più di quel dispiacere che delle ferite si mori, dopo ventiquattro giorni eh' egli combattuto aveva; nè mancò chi desse la colpa della sua morte parte all' imperizia, e parte alla trascuraggine de' medici.
      Messer Carlo Capello ambasciadOre della signoria di Vinegia, il quale in tutto l'assedio mai di Firenze non si partì, quantunque il papa ogni sforzo facesse co' suoi signori, e ogni arte usasse perchè ne 'l levassero, diè in questi giorni alla brigala che dire ; imperocché essendoci morto un suo bel cavallo, egli con esso tutti i suoi fornimenti, i quali erano di velluto, in sulla piazza d' Arno vicino alla porticciuola il fece pubblicamente seppellire, cou un epitaffio composto latinamente
      (i) Così nella XVIll lettera il Busini j Aveva Lodovico odio con Giovanni Bandini per conio della Mariella de' Ricci, che fu maglie di Niccolò Benin-tendi, vaga donna, ma alquanto fraschetta, per non dir più oltre. Questi due erano lungamente stati innamorati di lei, ma Giovanni era più avanti di Lodovico , cc.
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Storia fiorentina (volume II)
di Benedetto Varchi
Borroni e Scotti Milano
1846 pagine 476

   

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