Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Firenze l Teccìrìa
      Sentendo che era necessario ai signori deputati agli affari di grascia, di destinare un perito capace di conoscere la buona e la cattiva qualità dei commestibili, confermarono il signor Giovanni Agostino Violi perito sanitario per tale oggetto ; « e qualora il medesimo non fosse sufficiente ad adempiere tutte le funzioni, autorizzarono il Gonfaloniere a nominare altri periti per l'oggetto medesimo, mentre nelle attuali circostanze non saranno mai troppe le cautele da prendersi ! »
      La paura sola di un contagio, vai più delle lagnanze e dei reclami. Ala quando mai i fiorentini avrebbero ottenuto in venliquattr'ore tante belle cose, se il timore del cholcra non scuoteva la fibra del Magistrato?
      Per farsi un'idea esatta di quanto qui è detto, basterà rilevare il fatto, che ci volle una lettera diretta al Gonfaloniere dal Presidente del Buon Governo, con la quale si rimettevano al Comune diverse carte, tendenti a prender le misure necessarie per provvedere al grave incomodo dei numerosi depositi-di materie putride e fermentate esistenti in questa capitale. Perciò si invitava il Magistrato a trovar locali fuori della città per deporre cenci, letami e spazzature che si raccoglievano nella città da diversi spazzaturai, e dei quali se ne faceva traffico da alcuni mercanti, riponendoli in magazzini entro la città medesima; i quali, a forma degli ordini vegliali ti erano stati intimati a remuoverli per allontanare il pericolo delle cattive esalazioni a danno degli abitanti circonvicini. Ed il Magistrato, dopo questa tirata d'orecchi del Commissario del Buon Governo, il quale anche lui prima non vedeva nulla, letta la lettera del Commissario del Quartiere di Santo Spirito, ed il rapporto del medico fiscale sopra detto oggetto, , consultato a lungo l'affare - ebbero anche bisogno di consultarlo a lungo - dichiararono « che il Magistrato non aveva autorità nè mezzi per trovare detti locali fuori della città, nò modo di conciliare l'interesse dei mercanti, e specialmente quello dei raccoglitori di cenci, letami e spazzature, che vivevano e mantenevano con tale industria le loro famiglie,


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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