Firenze vecchia di Giuseppe Conti

Pagina (622/706)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      6
      Firenze ì Occhia
      Infatti, ai primi del 1834 si annunziò offìcialmente che S. A. I. e R. era incinta ; e siccome il parto si prevedeva che sarebbe avvenuto verso la metà di maggio, così il Magistrato civico fu adunato il 7 aprile di quell'anno, per prendere in tempo le opportune disposizioni. In cotesta adunanza il signor Gonfaloniere rappresentò « di avere creduto suo dovere d'interpellare l'I. e R. Governo, come dovesse la Comunità fare le sue dimostrazioni di gioia in occasione del prossimo parto di S. A. T. e R. la Granduchessa, nella circostanza specialmente che non potevano più eseguirsi i fuochi d'artifizio alla Torre di Palazzo Vecchio, come si era praticato in addietro in tutte le occasioni di parti delle RR. Granduchesse; » e soggiunse che il Governo aveva convenuto « si abbandonasse un tal sistema, e si sostituisse quello d'illuminare tutta la città con invitare gli abitanti della medesima a tale illuminazione. » Perciò i signori Priori autorizzarono « detto signor Gonfaloniere a fare in nome di tutto il Magistrato un tale invito per una o più sere, come piacerà all' I. e R. Governo - tanto chi spendeva erano i cittadini - ed a fare eseguire detta illuminazione in forma de-cente anche alle fabbriche della Comunità, come pure alla cupola della Metropolitana. »
      Avvicinandosi l'epoca del parto, il 17 d'aprile giunse in Firenze la Regina di Napoli, Maria Isabella, che veniva ad assistere ili quella circostanza la figliuola Granduchessa. - La prima cosa di cui si diede subito pensiero l'Augusta Donna, appena arrivata per dimostrare che sapeva d'essere nella città dell'Arte, fu quella di informarsi subito del miglior callista di Firenze; e le fu mandato il Guelfi, callista di Corte, che abitava in Via de'Bardi, per esser più pronto a buttarsi ai piedi del Sovrano. Egli accorse subito alla chiamata di S. M., la quale gli affidò fiduciosa nelle mani i reali suoi piedi, che il Guelfi le rimise a nuovo.
      Isabella di Napoli aveva tutt'altro che faccia ed aspetto da regina. Pareva una fattoressa rivestita; grassoccia, rubiconda, con un petto da balia, avendo rilevata da sè la nu-


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

Pagina (622/706)






Occhia Magistrato Gonfaloniere Governo Comunità Granduchessa Torre Palazzo Vecchio Governo Priori Gonfaloniere Magistrato Governo Comunità Metropolitana Firenze Regina Napoli Maria Isabella Granduchessa Augusta Donna Arte Firenze Guelfi Corte Bardi Sovrano Guelfi Napoli Granduchesse