Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      59° Firenze Vece/ziaalla quale la Comunità andava incontro, come se San Giovanni gli avesse fatto la grazia, capitò una fortuna insperata. Nientemeno che la Comunità di Pisa offerse in vendita le sue, che non adoprava più. Per conseguenza, il Magistrato civico di Firenze, tutto giulivo, incaricò subito l'ingegnere Veraci di riferire intorno alla offerta fatta delle quattro bighe - per il prezzo di 400 lire toscane ciascuna - le quali avrebbero « potuto servire per le corse annuali del palio dei cocchi. » Il rapporto del Veraci, presentato nell'adunanza del Magistrato del 31 maggio di quell' anno, dimostrava la convenienza di tale acquisto, essendo le dette bighe « formate di buon modello e costruite con la maggiore stabilità. » Per conseguenza, venne dai signori Priori deliberato di risparmiare la spesa occorrente « per rimontare i vecchi carri » e di procedere invece all' acquisto delle quattro bighe di Pisa per il prezzo ciascuna di 400 lire « compresi i finimenti e il vestiario, qualora non riuscisse di diminuire il detto prezzo. » Ala come suol dirsi, nella faccenda di quell'acquisto costò più il giunco della carne ; ed il Magistrato che nell' anno successivo si vide presentare dall'ingegnere Veraci un conto di « ottomilaquattrocentonovanta lire per i restauri ed ornamenti fatti alle dette bighe per renderle atte all' uso destinato » andò su tutte le furie. Ala visto « che ormai i lavori erano stati eseguiti, e che era di necessità approvarne la spesa » ne stanziò la somma « non senza far sentire a detto signor Ingegnere che in avvenire si guardasse dall'eccedere nelle commissioni a lui date dal Magistrato, per non sottoporsi alla repulsa d' approvazione. »
      Ed il Magistrato, per far vedere che diceva sul serio, negò nel i° settembre 1826 il pagamento di 170 lire a Lorenzo Dani per la costruzione d' una biga di prova per le corse, perchè era stata ordinata dall'intimidito Veraci, senza la superiore approvazione. Ala furon fuochi di paglia, perchè tre settimane dopo, i signori Priori con undici voti tutti favorevoli approvarono la spesa. Non era un Alagistrato di resistenza! Era più resistente l'Ingegnere!


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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