Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Firenze J reechiastretti a portare, cioè il segno giallo alle loro berrette o ai loro cappelli. E poi anche per dar meno nell'occhio quando compravano, come era fama che comprassero, non dirò roba rubata, ma portata via. Essi furono fin dagli antichi tempi tollerati in Firenze, soltanto in numero di settanta, con la facoltà di fare imprestiti a un tanto per cento. Di là d'Arno, una strada chiamata Via de' Giudei ricorda che ivi si accogliessero in un certo tempo. Ma arricchiti in breve-gli ebrei di parecchi milioni di fiorini, gli usurai cristiani ingelositi dei loro colleghi, cominciarono a destare il malumore e ad incitare la plebe contro di essi: e la Repubblica per tema di sommosse o tumulti, giacché a quel tempo bastava un nulla per sollevar la città, diede loro lo sfratto. Però dopo pochi anni li ebbe a richiamare, perchè i cristiani che prestavano ad usura eran più strozzini di loro, e tutti rimpiangevano gli usurai ebrei che a prendere quattro denari - un quattrino - per lira il mese, eran fior di galantuomini, perchè veniva al dodici per cento l'anno, mentre quegli altri battezzati, ed era stata acqua sciupata, a meno del trenta per cento non davano un picciolo.
      Dopo che gli ebrei furono cacciati dalla Spagna, accolti in Italia trovarono rifugio anche in Firenze, e aumentarono fino a duemila ; ma l'agitazione religiosa del secolo decimosesto che tanti mali addusse all' Europa cristiana, fu cagione agli ebrei di nuove e non minori sventure. Persecuzioni ed eccidi li colpirono negli anni 1541, 1554, 1559. Nel 1571 Cosimo I, istigato da papa Paolo IV, ordinò che tutti gli ebrei di Firenze fossero riuniti in una sola località, dalla quale non potessero uscire che in certe date ore; e la sera vi fossero chiusi dentro dalle tre porte che davano sulla Piazza di Mercato presso la Loggia del Pesce, in faccia a Via della Nave e sulla Piazza dell'Olio.
      E così sorse il Ghetto, - la cui etimologia ebraica ghet, vale analogicamente separazione, - consistente in un vastissimo fabbricato costruito sul disegno del Buontalenti, che vi mise dentro tutti gli antichi vicoli, le vecchie e luride


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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