Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Firenze J reechiala primitiva eleganza, la vecchia struttura medievale così bella, così semplice e così severa. Ad ogni passo ci si imbatteva in un mirabile ricordo: il bellissimo tabernacolo del quattrocento e la superba porta della residenza dell'Arte degli Albergatori in Via dei Cavalieri ; quella dell' Arte de' Rigattieri sulla Piazza di Sant'Andrea ; gli stemmi dell'Arte degli Oliandoli in Piazza del Monte di Pietà nelle case dei Lamberti, ed un'infinità di cose pregevoli e stupende, che nessuno guardava e di cui nessuno si curava. Soltanto i forestieri si dilettavano di penetrare in quei vicoli e in quelle luride stra-dicciuole ad osservare tanta ricchezza d'arte, tanta profusione di ricordi negletti e abbandonati.
      Anche non volendo, l'intelligente e l'artista bisognava che si fermasse ammirato dinanzi a un tabernacolo le cui linee purissime armonizzavano col bassorilievo di Donatello o di Benedetto da Maiano o d'una terra dei Della Robbia che v'era dentro: oppure dal lampione di ferro battuto, ricco di fregi e di foglie, come fosse d'una materia più delicata e meno difficile a lavorarsi. E questi tesori, questi esempi rari dell' arte fiorentina eran sulle facciate di povere case, o anchePiazza degli Amieri.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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