Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Firenze J "ceciliaLa residenza dell' arte dei linaioli, de'rigattieri furono presso Sant'Andrea; e quella degli oliandoli nelle antiche case dei
      Lamberti, nella Piazza del Monte di Pietcà.
      Da Via delle Sette Botteghe fino alla chiesa di Sant'Andrea non c'erano-che ortolani, i quali cuocevan anche l'erba in certe caldaie nere da non si giovare a guardarle, e che molti andavano a comprare per risparmiare il fuoco. Broccoli a palle, cavolo nero, spinaci, patate lesse, e tutto ciò che costava poco e faceva comparita, era lì a mostra in piatti enormi e andava ... _ ,. via a ruba. Da San-
      \ ia Calimara.
      t'Andrea c' erano anche i salumai con fuori i bariglioni delle salacche, delle aringhe. del tonno e delle acciughe che si sentivano da lon-
      o otano. Ed era tutto un formicolìo di persone che andavano, che venivano, che contrattavano, che chiedevano, che bisticciavano sul prezzo o sul peso; insomma, pur che trovassero da ridire, nessuno stava zitto.
      E s'arrivava alla Colonna, centro e anima di Mercato Vecchio dove in antico si davano i tratti di corda ai delinquenti col corpo del delitto addosso. Si son visti dei notari falsari coi protocolli al collo; e dei civaioli ladri, coi quartucci legati pure al collo per dimostrare che rubavano sulla misura. Attorno alla Colonna, come tanti pulcini sotto la chioccia, c'erano altri ortolani che cuocevan l'erba, fruttaioli, frig-gi-


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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