Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      La nuova Granduchessa
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      giorno 13 alle sei e mezzo, mentre si faceva per la città la consueta processione dell' ottavario del Corpus Domini.
      La mattina seguente alle tre, prima di giorno, il Governatore di Livorno e il capitano del porto, andarono incontro alla Sirena « per darle pratica e per munirla di piloto onde potesse francamente dar fondo;» ed alle undici e mezzo, a due miglia, la nave gettò 1' àncora.
      A mezzogiorno la Granduchessa vedova, l'arciduchessa Luisa, e le arciduchessine Carolina, Augusta, e Massimiliana, con tutte le cariche di Corte andarono in una lancia a bordo della fregata, ed al tocco scesero tutti dalla Sirena sbarcando dopo mezz' ora nella darsena, davanti ai quattro mori, « fra il rimbombo delle artiglierie del forte, dei bastimenti da guerra ancorati nel porto, e dagli applausi di immenso popolo. »
      Il Granduca, la granduchessa Maria Antonia le altre principesse e le cariche, montarono in otto carrozze di gala ; e passando da Porta Colonnella, per Via Grande dov' era schierata la guarnigione, entrarono nella Cattedrale ricevuti dal clero, dalle magistrature, dagli ufficiali e consoli esteri, e fu cantato il Te Deum in musica.
      Andati a palazzo, i Sovrani ricevettero le cariche cittadine ; e alle sette, dopo pranzo, andarono ad assistere alla corsa dei cavalli col fantino, nel nuovo « Viale dell'Acquedotto » : quindi si portarono a vedere il tempio ebraico, ed alle dieci assistettero alla festa da ballo data in loro onore dalla città, nella Gran Conserva, vulgo Cisternone, rimanendovi fino al tocco dopo mezzanotte.
      Dopo essersi trattenuti tutta una giornata a Livorno, il dì ió giugno alle due pomeridiane gli augusti sposi partirono per le Cascine nuove di Pisa, ove arrivarono verso le tre e mezzo, ricevuti dal Governatore.
      Per acquistare tempo, fu anticipato il pranzo, che fu servito alle quattro, dopo il quale i Sovrani continuarono la via crucis dei divertimenti officiali, cominciando da un trattenimento campestre dato in loro onore dalla R. Amministrazione delle Cascine, e consistente nella mostra « delle diverse razze che


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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