Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      distrarlo sema necessità dalle loro abitudini industriali e domestiche. »
      L'ipocrita torma di una licenza beli'e buona che veniva data alla Guardi?. Urbana, senza neanche ringraziarla, non poteva sfuggire a cittadini accorri ed intelligenti, tanto più che sapevano ormai con chi aveva.n da rare: nè valse la lustra, più ridicola che altro, di ordinare che i ruoli della Guardi.} t >-ór:.: fossero conservati nella segreteria di Guerra per memoria del passato » e per nonna del futuro. E sebbene, sempre per dar della polvere negli occhi, fosse stato conservato agli ufficiali l'onore dei grado, nessuno ne tenne conto e anzi volle dimenticarlo. « come avviene delle cose d'inarata memoria. »
      L'amaretta ohe « penetrò nel cuore dei Toscani ¦» vedendosi con quell'atto tenuti a torto in diffidenza, fini di ame-voiire l'intimo accordo tornato tino a un certo tempo, fra principe e popolo. La paurosa misura d'aver tolto le armi di mano al nere dei cittadini, i quali per auro non se ne eran serviti che per rendere servigi al proprio paese in momenti difficilissimi, mostrò nel Governo la maggiore ingratitudine. la quale si risolveva in una immeritato, ingiuria che maggiormente dispiacque, e che diede poi i suoi frutti.
      Leopoldo IT messo su dai segreti agenti dell'Austria, che lavoravano senza che eeii se ne accorgesse, cominciò a credersi un Sovrano di prim'ordine e che tutte le cose buone tin allora fatte fossero -oio merito suo. e non dei sa vii ministri che gliele avevano consigliate. Cosicché egli subì a poco a poco l'ascendente dell'Austria : la quale, vedendo l'impegno che il Fossombroni metteva nel propugnare in ogni occasione la indipendenza toscana, glielo dipingeva come uomo da non potersi troppo ridare. E ii Granduca che abboccò all'amo insidioso, tini per dimostrargli in più d'un'occasione di non riporre va in luì la piena fiducia. Ouelìo era l'effetto dell'opera iniqua del Ciantelli « persecutore politico » del vecchio e venerato ministra: il quale vedendo che non aveva più quel prestigi ¦> di un* volta, ebbe i'idea di dimettersi: ma lo


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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