Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      L'assunzione al trono di Leopoldo II
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      tornò al suo posto, con due paggi magistrali, che gli reggevano lo strascico e restaron dietro a lui durante la cerimonia.
      Intanto il priore ritiratosi in sagrestia per spogliarsi della mitra e del piviale, si mise la pianeta e celebrò la messa piana, nel corso della quale il primo cerimoniere, dopo il vangelo e dopo X Agnus Dei, pòrse a baciare al Granduca l'istrumente della pace. Dopo che il celebrante si fu comunicato, Leopoldo II andò ad inginocchiarsi all'altare per comunicarsi anche lui ; e terminata la messa tutti i cavalieri per ordine di grado, andarono uno per volta a rendere obbedienza al « Reale Gran Maestro» in- Leopoldo II in abito di Gran Maestro di Santo Stefano.
      chinandosi e baciandogli un lembo della gran cappa, foderata d'ermellino, che poi gli fu levata dai due cavalieri priori, che la consegnarono agli aiutanti di camera.
      Dopo di ciò il Priore di Firenze, pose al collo del Gran Maestro la croce magistrale benedetta dal priore.
      Il Granduca si mise quindi a sedere per sentir leggere l'atto che venne firmato dall'Auditore magistrale, dal Priore di Firenze, e dai testimoni.
      Infine, ritiratosi Leopoldo nelle sue camere « fu sciolto l'invito. »
      L'arciduchessa Maria Luisa, sorella del Granduca, assistè


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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