Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Firenze J'eec/iiameriere, tutti si avvedevano che egli qualche volta gli dava furtivamente un bigliettino tolto con destrezza dal libro delle preghiere sul quale pareva che leggesse religiosamente, perchè lo portasse con segretezza a qualche signora. La quale, sapeva tanto bene di dover ricevere quel dolce messaggio, che ne teneva già pronto un altro per il principe. Queste cose erano osservate e notate come c'è da credere.; e Ferdinando III, a cui pietosamente venivan riferite, si accorava, dubitando che un giorno o l'altro la condotta del genero, che pure voleva molto bene alla moglie, non avesse ad aver serie conseguenze.
      Siccome Carlo Alberto era solito di tornare a palazzo di soppiatto la sera molto tardi, quando cioè non vegliavan più neanche i gatti, così il Granduca pensò (li fargli conoscere che non ignorava affatto la vita che egli conduceva. Infatti, verso la mezzanotte, una sera aspettò il genero nell'anticamera del suo quartiere. 11 Principe se ne tornò verso il tocco tutto contento e tranquillo, in compagnia del fidato servo, al quale raccomandava di camminare in punta di piedi per non svegliare gli aiutanti nè le guardie del Granduca. Ma non ci si figura come rimanesse, quando giunto presso il quartiere si sentì dire dal suocero: «Altezza, questa non è l'ora di tornare a casa per un padre di famiglia!... »
      E il Granduca senza aggiunger altro, si ritirò non dandogli neppur la buona notte.
      Per tutto ciò Carlo Alberto fu molto contento di partirsene da Firenze per andare in Spagna a raggiungere l'armata del principe d'Angoulème. 11 principe che portava seco il conte Costa, e le persone del suo segaiito, salutato il suocero alle tre pomeridiane del 27 marzo 1823. partì accompagnato fino a Livorno, donde doveva imbarcarsi, dall'arciduchessa Maria Teresa sua moglie.
      Maria Teresa, afflittissima di doversi separare dal marito che amava tanto, fece ritorno in Firenze alle quattro pomeridiane del dì 3 aprile insieme alla contessa Filippi che 1' aveva accompagnata, e a due donne di servizio.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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