Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Verona a far visita al fratello imperatore Francesco, con un seguito di 34 persone, compresi gli staffieri, il servizio di credenza, di cucina ed altri serventi.
      Da questo viaggio tornò a Firenze la sera del dì 11 dicembre alle sei e un quarto, e la mattina del dì 13 furono palesati i regali fatti dall'Imperatore Francesco in occasione del parto. Alla puerpera, Reale Arciduchessa Ilaria Anna, un finimento da testa e da collo e suoi pendenti di bene scelti smeraldi e grossi brillanti ; alla Reale neonata, un grosso filo di brillanti ; alla marchesa Teresa Rinuccini, una maniglia da petto di opale contornata di brillanti; all'arcivescovo Morali, una croce d'amatista contornata di brillanti; all'archiatra dottore Torrigiani, un anello con cifra di brillanti; al conte Guido Della Gherardesca, una scatola d'oro contornata di scelti brillanti ; al chirurgo Fabbrini, un anello di brillanti ; alla signora di camera Bonaini, settantasette zecchini; alle cameriste Werner e Passerini, cinquanta zecchini ognuna; alle donne di guardaroba, Cutani, Angiolini e Wincler, ed ai serventi di camera, Santini e Gambacorti, trentaquattro zecchini per ciascuno. Ai tre staffieri della camera della Reale puerpera, diciannove zecchini ognuno. Alla signora di camera della neonata, trentacinque zecchini. Alla levatrice ed alla prima balia, settantacinque zecchini per una; trenta zecchini alla seconda balia, e trentacinque al clero assistente al battesimo.
      La Corte granducale di Toscana passò in quel tempo un periodo di vera felicità, e continue erano le visite dei principi e sovrani esteri. La principale fu quella del Re di Prussia Federico Guglielmo III, che viaggiava sotto il nome di Conte di Ruppin, il quale arrivò in Firenze la sera alle quattro del 14 dicembre e smontò alla piccola locanda di Schnei-derff con il suo ciambellano e ministro di Stato Principe di Savn e Wittgenstein.
      Il principe Rospigliosi andò a complimentarlo in nome del Granduca, e fu impostata la guardia d'onore dei granatieri, che fu dal Re accettata.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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