Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      La nascita di nn principe e di tuia arciduchessa 243
      Paggi e precettori ; furiere e suo aiuto ; camerieri di servizio, ciambellani, consiglieri, cariche di Corte, reali Sovrani fiancheggiati da quattro guardie, e due paggi che reggevano il manto della sovrana. L'arciduca Leopoldo aveva presso di sè il suo maggiordomo, col quale faceva coppia. L'arciduchessa Maria Luisa, che aveva pure a fianco il suo maggiordomo, era seguita dal principe di Carignano col suo scudiere. Veniva dopo la bussola ed il seguito, la maggiordama Riccardi, le dame di servizio, quelle di Corte.
      Giunta avanti la linea delle guardie del corpo la bussola, questa venne aperta dal ciambellano Rucellai, e ne uscì la maggiordama tenendo in braccio la neonata « superbamente vestita e coperta con ricchissimo nappo. » I sovrani presero posto nel luogo loro indicato dal cerimoniere ecclesiastico, come pure « l'arciduca genitore. » L'arciduchessa Maria Luisa * ed il principe di Carignano rimasero al loro genuflessorio. L'Arcivescovo con le tre dignità ed il suo seguito, si partì dal suo faldistorio avvicinandosi in comu epistolae. La maggiordama maggiore consegnò la neonata al maggiordomo maggiore, che la portò sulle braccia della Granduchessa, la quale faceva da comare per Sua Maestà l'imperatrice Maria Carolina. Rimase alla diritta di lei il Granduca « vicecompare » per Sua Maestà 1' imperatore Francesco, ed alla sinistra della Granduchessa l'arciduca genitore.
      Mentre l'Arcivescovo tornato al suo faldistorio si accingeva alla cerimonia del battesimo, il maggiordomo maggiore riprese la bambina e la consegnò alla maggiordama la quale la posò su una tavola preparata; e con l'aiuto della signora di camera e l'assistenza delle donne di servizio, fu spogliata « in quanto occorreva per ricevere il battesimo. » Ripresa poi la creatura dalla principessa Rospigliosi la passò al maggiordomo maggiore che la restituì alla Granduchessa. Saliti i sovrani sul ripiano del trono presso l'Arcivescovo « sedente sulla predella in mezzo all'altare » questi fece le consuete domande e dopo aver recitate le rituali orazioni, amministrò il battesimo imponendo alla neonata i nomi di Ma-


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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