Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      La nascita di nn principe e di tuia arciduchessa 241
      maggiore, al gran ciambellano, al maggiordomo e maggiordama della Reale Principessa, contenenti le istruzioni di ciò che ciascuno di loro doveva fare nella circostanza.
      Il salone degli Stucchi fu ridotto a cappella con l'altare eretto sotto un magnifico trono ; ed in una stanza prossima fu preparata la sagrestia, affinchè l'Arcivescovo ed i suoi assistenti potessero ivi pararsi.
      Il Granduca ordinò « di sua viva voce » al segretario d'etichetta, che nell'interno della detta sala, o cappella, non venisse ammessa che la sola nobiltà invitata in abito di spada, ed i soli sacerdoti assistenti dell'Arcivescovo, esclusa ogni altra persona non contemplata nei « percorsi inviti e intimazioni. »
      Alle nove e mezzo si apriron le sale del quartiere delle Stoffe, cominciando dalla sala delle Nicchie, sidla porta della quale stavan due guardie del corpo, e dove si riunirono tutte le persone invitate. Alla indicata ora giunse l'Arcivescovo « con tre dignità » e col suo seguito e passò nella sala ridotta a sagrestia ove erano a riceverlo il primo cappellano direttore, i cappellani di Corte, ed il parroco di Corte, priore di Santa Felicita.
      Quando fu vicina l'ora della funzione, il segretario d'etichetta mandò alla camera della « Reale puerpera » la bussola, seguita da due ciambellani, da due paggi -e da quattro guardie del corpo, « tutti destinati per il treno e convoio, della neonata arciduchessa. » Fece quindi disporre due guardie del corpo all'altare e dalle altre venne formato la linea nell' interno del salone.
      Appena che l'Arcivescovo prese posto al suo faldistorio, il segretario d'etichetta invitò i Ministri esteri ad occupare i posti loro assegnati, nel tempo stesso che il furiere introduceva nella sala della funzione tutta l'uffizialità, la nobiltà e le dame, non di Corte nè di anticamera. Quindi il segretario stesso, si recò nel quartiere della puerpera ove eran riuniti i sovrani, e notificò loro che tutto era pronto per la cerimonia.
      10. — Conti.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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