Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Firenze J'ecchiaLe satire dunque piovvero senza numero, ma il pubblico si rifece la bocca ammirando l'addobbo del cortile di Palazzo Vecchio, i corridori e le scale che conducevano « al salouciuo detto dei dugento » che formava « un continuo giardinage » con vasi di fiori e agrumi simmetricamente disposti, ed arricchito da una bei/intesa o piuttosto benvista, illuminazione a cera.
      Prima che i sovrani lasciassero il terrazzino, e si recassero alla Pergola allo spettacolo di g"ala, dalla cima della montagna scaturirono una copiosa quantità di fuochi artificiali, alla fine dei quali comparve « l'augusto nome di Francesco I in mezzo a vago trasparente. »
      E così finì quella festa stata inaugurata la mattina a" mezzogiorno e mezzo con un atto di beneficenza, cioè con l'estrazione di centocinquanta doti a benefizio di « povere zittelle. » L'estrazione fu fatta dalla tribuna eretta sotto l'arco principale della loggia degli Uffizi.
      Partito da Firenze, l'Imperatore, sempre figurando di farlo per diporto, si recò a Roma, poi a Napoli.
      Quella festa lasciò il ricordo d' una discreta spesa. Nell'adunanza del io settembre 1819 il Gonfaloniere partecipò al Magistrato una lettera del soprassindaco, in data 3 settembre, con la quale egli avvisa il Magistrato che essendo stato reso conto a S. A. delle spese occorse per le feste date in onore di S. M. l'Imperatore ascendenti a L. 121,798 al netto delle robe « in essere, o per restare a benefizio della Comunità o per vendersi per la somma di L. 10,193, » S. A. il Granduca si era degnato dichiarare che una tale spesa posasse per metà a carico del Comune da corrispondersi alla cassa della I. e R. Depositeria a ragione di diecimila lire all'anno, cominciando dall'anno 1820.
      I Signori adunati « commossero al signor Gonfaloniere di umiliare a S. A. I. e R. i dovuti ringraziamenti per la clemenza avuta di addossare all' I. e R. Depositeria la metà di dette spese. »
      Francesco d'Austria come si era accorto che la Toscana era


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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