Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      Firenze J'ceciliaguite nel piazzone della porta alla Croce « ma venisse destinato altro locale. »
      Appena terminato puntualmente il lavoro dei loggiati, il magistrato avrebbe avuto in animo di erigere sulla piazza della porta alla Croce una statua rappresentante Ferdinando III, in memoria della benevola opera sua, per aver sollevato tanti e tanti indigenti, procurando loro lavoro con la costruzione del loggiato, il quale fu di tanto vantaggio per i mercati che si tenevano fuori della porta alla Croce tutti i venerdì. Pareva proprio destinato che quel lavoro dovesse esser fatto per sollevar la miseria. Ala a quanto pare, per mancanza di fondi, o d'entusiasmo verso il principe o di riconoscenza per il benefattore, invece della statua, che sarebbe costata troppo, fu rimediato con proporre una iscrizione latina da apporsi all'esterno della porta.
      Frattanto il magistrato, mentre attendeva la sovrana approvazione di quella proposta, deliberò nel 20 agosto 1818 dì solennizzare con una festa popolare «l'ultimazione dei lavori fuori di porta alla Croce. » E « nella lusinga della sovrana approvazione » stanziò la somma occorrente « per dare con tutta decenza un tale spettacolo, » questo fu deciso dovesse consistere in una corsa di cavalli sciolti « lunga un miglio » da farsi il 29 settembre, giorno di San Michele, di cui si solennizzava annualmente la festa nella chiesa di San Salvi, col premio di 100 lire al primo cavallo e di 40 al secondo.
      La vigilia della festa fu dal Gonfaloniere partecipato ai priori che S. A. I. e R. « con benigno rescritto del 4 settembre si era degnata approvarne la celebrazione. »
      Fu quindi dallo stesso Gonfaloniere comunicato nel dì 20 ottobre successivo un biglietto della Segreteria di Stato col quale si annunziava che il Sovrano aveva approvato che a spese della Comunità « fosse apposta nella parte esteriore della porta alla Croce un'iscrizione latina per eternare la memoria dei generosi soccorsi compartiti dalla sovrana munificenza alla classe degli indigenti per l'esecuzione di grandiosi lavori diretti al pubblico comodo. »


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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