Firenze vecchia di Giuseppe Conti

Pagina (146/706)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      142
      che un sovrano possa dare, di riabilitazione ad un infelice colpito da un'avversa sorte, e dalla malvagia cecità degli uomini.
      Ferdinando fu lieto di tante festose dimostrazioni di affetto, ma non fu scontento, per dire il vero, di riprendere dopo tante emozioni le sue abitudini di maestosa semplicità e di elegante cavalleria. Spesso al teatro andava ad ossequiare le signore nei loro palchi, alle quali offriva un mazzetto di fiori, trattenendovisi piacevolmente, come quello che era uno dei principi più colti ed istruiti del suo tempo. Egli preferiva di emanciparsi, quando poteva, dalla rigida etichetta di Corte ; ed anche quando era al teatro in privato, e per suo proprio divertimento, ordinava che le cariche di Corte e i ciambellani di servizio, fossero in libertà di presentarsi nel suo palco di ritirata « in abito di confidenza senza spada e cappello tondo. »
      Ricominciò le sue gite accompagnato da un maggiordomo o da un ciambellano, guidando da sè una bella pariglia di cavalli morelli, ed andando spesso a far visita inaspettatamente a molti signori nelle loro ville, godendo moltissimo se li trovava a tavola, e rimanendo con essi affabilmente e senza cerimonie, finché avessero finito di pranzare.
      La di lui piacevolezza nel conversare e la squisitissima bontà, toglievano ogni imbarazzo a coloro che sul momento sentendo annunziar la sua visita, stavan quasi per lasciar di mangiare, come se dal Sovrano buono e gioviale fossero stati colti in flagrante delitto.
      Un altro gusto di Ferdinando III era quello di trovare coloro che andava a visitare, in giardino o giuocando o a godersi il fresco conversando e celiando come un semplice mortale, senza che mai apparisse in lui l'ostentazione o lo sforzo di parere affabile.
      Un altro diletto favorito del Granduca era la caccia, ed andava spesso al Poggio a Caiano ed a Pratolino, in compagnia del suo maggiordomo maggiore principe Rospigliosi, e di due cacciatori.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

Pagina (146/706)






Corte Corte Sovrano Ferdinando III Granduca Poggio Caiano Pratolino Rospigliosi