Firenze vecchia di Giuseppe Conti

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      gistrato fu costretto a prenderne un'altra un po'più umile; e fu quella del 22 gennaio 1801, con la quale, dopo aver sentito che era già arrivato in Firenze « il cittadino generale Murat » in sostituzione del Miollis, « per non mancare in veruna parte a quei doveri ai quali può obbligarli la loro rappresentanza » i signori priori deputarono il loro gonfaloniere marchese Francesco Catellini da Castiglione, insieme ad altri « soggetti » di presentarsi in forma pubblica davanti al generale Murat « a congratularsi del di lui felice arrivo in Toscana » e passar seco i più rispettosi offici di sommissione e dipendenza; premessi i quali dovevano assicurarlo della venerazione che professava tutta la città alla repubblica francese, ed alle sue vittoriose armate ; raccomandargli la quiete e la tranquillità, esortarlo a non permettere che fossero capricciosamente licenziati i vecchi impiegati; l'economia nelle spese e nella erogazione di nuovi impieghi per non aggravare di più la disastrata finanza.
      11 28 gennaio stabilì il Magistrato di mandare una nuova deputazione a Murat, per scongiurarlo a limitare le spese, atteso « lo stato veramente calamitoso della città per il languore delle arti, del commercio e degli aggravi inseparabili dalle attuali circostanze. »
      Dopo tante e così umilianti preghiere, e come misura politica, il governo fece affiggere un editto col quale si accordava ai reclamanti contro l'imposizione del prestito, aggravati e molestati dal passato governo per opinioni politiche, la condonazione della metà fino a nuove determinazioni.
      E questo fu un po' di sollievo a tante angherie, lino allora continuamente sofferte.
      Le cose a poco a poco parvero calmarsi con la pace conchiusa fra l'Imperatore e la Repubblica francese. La mattina del 3 marzo 1801, per ordine dell'avvocato regio Bernardo Lessi, i rappresentanti della Comunità, guidati dal gonfaloniere Niccolò Arrighi, si recarono alla Metropolitana per assistere all'inno ambrosiano, in ringraziamento della «fausta notizia ricevuta dal generale Berthier » della conclusa pace.


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Firenze vecchia
Storia - Cronaca - Aneddotica - Costumi (1799-1859)
di Giuseppe Conti
Bemporad Firenze
1899 pagine 702

   

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