Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      storia dei comuni italiani.
      rara avevano congiurato contro Ezzelino, il quale li vinse e rafforzò da vero tiranno il proprio dominio in tutta la Marca.
      I Milanesi guastavano il territorio di Bergamo. I Genovesi, richiesti di giurare fedeltà all' imperatore, ricusarono , e colle-garonsi co' Veneziani e col papa. Le condizioni di Federigo e de' Ghibellini intristivano. Gregorio IX che fino allora non aveva osato mostrarsi a viso aperto, dopo il fatto di Brescia andava cercando un pretesto per aggredire l'imperatore. Pretesti ve n' erano parecchi. In Roma Pietro Frangipane aveva, due anni avanti, suscitato un tumulto; il pontefice, secondo suo costume, s'era salvato fuggendo. Federigo aveva fatto sposare ad Enzo, suo figlio naturale, Adelaide vedova di Ubaldo Visconti pisano, la quale era erede de' giudicati di Torres e di Gallura, e gli aveva dato il titolo di re di Sardegna.
      II papa vantava sopra queir isola diritti di sovranità, che erano stati pochi anni innanzi riconfermati. Vedendo dunque che lo imperatore ne aveva disposto senza chiedere lo assentimento alla Sede Apostolica, se ne querelò acerbamente e lo citò al suo tribunale. Federigo non gli dette ascolto, e nella domenica delle palme del 1229 fu solennemente scomunicato.
      Lunghissima è la lista delle cagioni enumerate dal papa nell' atto della scomunica,1 eh' egli nel giovedì santo riconfermò, ordinando che venisse promulgata per tutto il mondo cristiano. Al quale fine spedì un gran numero di frati mendicanti, che empivano città, terre, e villaggi di atrocissime calunnie contro Federigo nemico di Dio e degli uomini. Parecchi principi, fra' quali lo stesso re d'Inghilterra cognato dell'imperatore, soffersero che la bolla papale venisse letta nelle chiese de'loro dominii; non lo concesse il re di Francia San Luigi, anzi mandò un suo vescovo a Roma perchè porgesse miti e più savi consigli al pontefice.
      Federigo fino dal mese di gennajo dimorava in Padova, dove era andato a trovarlo la imperatrice, e dove lo splendore delle feste e la magnificenza della corte chiamava da ogni parte d'Italia gli uomini più cospicui. V' erano stali invitati alcuni capi di parte guelfa, e segnatamente il marchese d' Este,
      ' Vedile riferito da Matteo Paris, e dal Rinaldi all' anno 1239.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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