Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      storia dei comuni italiani.
      il capo della Chiesa, offrendogli di ricondurlo in Roma e rendergli sommesso il popolo.
      Accettò l'offerta Gregorio — con che acerbità di cuore lo sa Dio solo che legge ne' cuori — ma con tal fatto lo edificio della potenza papale se vantaggiava da un lato, pativa maggiore rovina dall' altro; se mercè le armi di Federigo —quantunque non senza difficoltà e dopo una convenzione che non pareva fatta tra un sovrano e i suoi sudditi, ma tra un popolo libero e il capo della Chiesa che si studi rivendicare le immunità di quella — egli tornò a Roma, non valse ad impedire che le città guelfe non ne sentissero sospetto e non gridassero allo scandalo. Sopra tutti ne mormorava la lega lombarda; e invano Gregorio scrisse lettere a rassicurare gli animi, chiedendo ad un' ora che lasciassero libero il passo agli Alemanni i quali venivano in Italia a difendere la Chiesa. I Lombardi non gli prestarono ascolto, tennero bene guardati i passi, e mentre facevano apparecchi per una guerra imminente, suscitavano allo imperatore gravissimi disturbi di famiglia.
      XXXV. I Lombardi bene accorgevansi che finché l'autorità di Federigo rimanesse inconcussa e ne' suoi stati d'Italia e in que'd'Alemagna, non avrebbero potuto non solo vincerlo ma nè anche resistergli. Era d'uopo adunque porgli di fronte un rivale, e suscitargli brighe che lo costringessero a combattere per la sua stessa esistenza. Sapevano la feroce ed ambiziosa indole d'Enrico. A lui perciò si rivolsero, e nel novembre del 1234 facevasi in Milano un trattato tra i legati del principe e i rettori della lega, la quale gli giurava fedeltà ed obbedienza e gli prometteva la corona di ferro, dai Lombardi ostinatamente negata allo imperatore, purché Enrico mantenesse intatte le libertà di cui da tanti anni godevano, libertà loro assicurate dalla pace di Costanza. L'incauto giovane assentì, e innanzi di calare in Italia volle crearsi un gran numero di partigiani, adoperando doni, promesse, minacce e d'ogni sorta astuzie. Questo principio di ribellione produsse in Germania la più spaventevole anarchia.1 II margravio di Baden corse in Italia a darne l'annunzio a Federigo, il quale, tro-
      ' CoilcfriiUis Monacliusj Chronicon, Iter. Italie, Script.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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