Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      storia dei comuni italiani.
      libertà giovandosi illimitatamente Onorio, distribuiva ai suoi favoriti le più pingui sedi vescovili del regno senza nè anche darne lo annunzio a Federigo. Il quale, stanco di siffatto procedere, negò di ricevere i vescovi di Salerno, di Brindisi, d'Aversa e di Consa. Corsero quindi fra l'uno e l'altro querele e proteste.
      Altra cagione allo sdegno del papa nacque dal matrimonio- dello imperatore con Jolanda. Poi che furono in Brindisi con gran pompa celebrate le nozze, lo imperatore si fece dai baroni, eh' erano venuti col re Giovanni in Italia, prestare il giuramento di fedeltà, mandò in Tolemaide un suo legato per far giurare i rimasti in Palestina, ed assunse l'arme e il titolo di re di Gerusalemme. Giovanni corse pieno d'ira a Roma; il pontefice volle intercedere per lui, ma nulla ottenne da Federigo ; ed a racconsolarlo gli diede a governare, il che significava divorare, il tratto di paese che si stende da Radi-cofani sino a Roma, esclusi la Marca d'Ancona, Spoleto, Rieti e la Sabina.1 Fino da quel tempo il re Giovanni fu irreconciliabilmente nemico del genero, e non cessò mai d'invelenire a danno di quello il cuore del pontefice, e confortare i guelfi a persistere nella ribellione.
      XXIII. Incitati dagli emissari papali, i Lombardi, malgrado le intestine discordie d'ogni terra, e le frequenti ed accanite guerre con le quali laceravansi a vicenda, attesero a premunirsi. Senza far mostra di aperta ribellione, giovandosi d'un diritto che dava loro il trattato di Costanza, rinnovarono l'antica lega. Convenuti quindi il 2 marzo 1226 nella chiesa di San Zenone nel Mantovano, i deputati di Milano, Bologna, Piacenza, Verona, Brescia, Faenza, Mantova, Vercelli, Lodi, Bergamo, Torino, Alessandria, Vicenza, Padova e Treviso fermarono un' alleanza duratura venticinque anni. Vi aderirono il marchese di Monferrato, Crema, Ferrara, i conti di Biandrate, ed altri luoghi e signori.2
      A ciò fare i Lombardi furono spinti dagli apparecchi bellicosi che faceva Federigo; il quale in sul principio di quell'anno aveva ordinato che i baroni del regno si trovassero in Pescara
      1 Muratori, all' anno t227.
      2 Muratori, all' anno 1220.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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