Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      5u2 storia dei Comuni italiani.
      Cremona. Le città òhe bella lotta lombarda à' etano mostrate fide a Barbarossà risollevarono il capò ; ma t Milanesi bell'animo de' quali il governo di Enrico VI aveva rinfiammate] l'odio contro gii Ilohenstaufen, spregiarono i fulmini di Roma, comunicando con Io scomunicato, nort porsero ascolto ai ripetuti ammonimenti d'Innocenzo, clie non disperava di svegliare iti essi IO spirito animatore della lègà,1 caCciarohÒ poscià i Canonici di Santo Ambrogio che èrano stati corrivi a riconoscere Federigo, è riihasérò fedeli ad Ottóne; ne seguiróiio l'esetil-pio i Bolognesi, i qiiali in onta alle jtópàli ttìinàcc'e, rigiùtaHiitj fede allò scomunicato. Nullàdinienó era turbati la beila cóh-c'ordia che Ottone aveva saluto bomjlorre Si mantenete iti Italia ; ormai v' èra pericolo, che i potenti comuni e i signori sulla cui fedeltà poteva riposare, niJn gli recassero nessun giovamento, perocché, ove riàrdesse la gitemi ihte-stiria fra loro, non avrebbero potutó disporre delle pròprio forze.
      XV. Anselmo di Justinga giungeva a Palermo, e poneva nelle mani di Federigo la lettera coh la qiiale i principi germanici lo chiamavano allo impero. *
      Il giovine re era pervenuto al sedicesimo degli anni suoi. Fra le varie è perigliose vicissitudini in cui era stato posto dalla fortuna, i Siciliani che Vigliavano alla sua tutela, Io avevano squisitamente educato. Nato in Italia, figliò di madre siciliana, cresciuto nell' isola come in nido sicuro dalle terribili minacce degl' inimici e degli infidi amici della sua famiglia, nobile di modi, prestante di forme, di precòce e vasto ingegno, parlava con portentosa facilità il greco, il saracinesco ; il tedesco, il francese, era insigne poeta nella lingua materna; insomma aveva tante e tali doti che i suoi oppositori, genìa d'uomini per istituto di vita familiari alla menzogna ed alla calunnia, non hanno mai potuto negargli, doti che facevano sperare il reame siciliano, lui regnante, dovere riacquistare non solo l'antica prosperità, già cadente, ma giungere al più alto grado di potenza e di gloria. Ló invito degli elettori alemanni, appena giunto in Sicilia, produsse grandi e varie com-
      1 E pisi., lib. XV, cpist. 122.
      1 È riferita da Hurter; libro XVI.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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