Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      Colonna. Nè cessò dallo insistere dopo i primi rifiuti del sacro collegio, il quale non poteva indursi a dare un pessimo esempio che ledesse la forma essenzialmente elettiva del successore di San Pietro. E davvero ai più astuti de' pontefici, comunque fosse alcuna volta riuscito di circondarsi d'una torma di cardinali loro creature, non era venuto mai fatto di associarsi, secondo la usanza de' Cesari germanici, un successore al trono, e in tal guisa fare il primo passo per rendere ereditario in una o poche famiglie il papato.
      Il dì dopo la morte di Celestino 1 cardinali si chiusero in conclave dentro un monastero con assoluta esclusione del popolo. I partigiani del defunto provaronsi di votaro per Giovanni Colonna, altri per Giovanni da Salerno, pochi per il cardinale Ottaviano, il maggior numero dettero i loro voti a Lotario. Fallita la prima prova, 1 partiti studiarono di concordare. Gli avversi a Lotario allogavano la sua giovine età di trentasette anni, ormai non essere più i tempi barbari; da secoli la tiara essersi posata sopra vecchi venerandi. I favorevoli rispondevano dimostrando la prudenza, il sapere, la temperanza, la forza d'animo, la instancabilità del candidato; aggiungevano la chiesa minacciata da gravissimi pericoli avere bisogno della operosa energia d'un giovane anzi che della veneranda canizie d'un vecchio rotto dagli anni: Lotario in somma e3sere lo eletto da Dio. Difatti apparvero prodigi, — così ripeteva il credulo popolo — tre colombe essersi veduto svolazzare per la sala del conclave, la più bella delle quali s'era posata sulla destra di Lotario; lo Spirito Santo volere Lotario. E rifatta la votazione, Lotario fu eletto unanimemente. Ne rimase atterrito — o simulò — pianse, scongiurò i colleghi, protestò le sue spalle non essere adatte a sostenere l'immenso pondo del governo di tutta la cristianità. Ma il decano de'cardinali diaconi gì'impose nome Innocenzo, e lo annunziò pontefice al popolo che stava in gran folla raccolto dinanzi alle porte del monastero.
      IL La elezione d'Innocenzo III destò infinito tripudio nel popolo; la giovine età, la prestanza della persona, l'ornato parlare, i modi signorili, rendevano il cardinale Conti uno di quegli uomini che con prepotente e inesplicabile magia


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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