Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

Pagina (449/593)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LIBRO QUARTO.
      4-27
      cordioso Saladino concesse sicura la stanza per curaro gl' infermi prigioni.-
      XXUI. Infinito, inenarrabile fu il dolore che destò in tutto 1' occidente lo annunzio di tanta sciagura. Ad Urbano, morto in quel mese medesimo, era succeduto Gregorio Vili, uomo bene affetto a Federigo Barbarossa. L'Europa sembrava vestita a lutto; i pubblici negozii sospesi, cessate le feste; da per tutto era nello stesso sgomento un interrogarsi, un agitarsi, un fremere, un raccontare prodigi stranissimi. Il sentimento religioso ridesto sembrava un fuoco che volesse infiammare tutti i credenti nella fede di Cristo fino ai più remoli lidi del settentrione. Papa Gregorio nei cinquantasette giorni del suo pontificato, scrivendo lettere caldissime ad inanimire i principi alla nuova crociata, mandò in ogni paese nunzii che predicassero l'ira di Dio, e muovessero tutto 1' occidente a correre impetuoso all' oriente. Lo secondò Clemente 111 suo successore. Per le preghiere, o i comandamenti, o le minacce di lui, Genova e Pisa—che già accorgevansi come fossero in pericolo di perdere tutti gli averi e le fattorie loro in Levante — posati gli antiqui e inestinguibili odi, giurarono pace, allestirono lo armate, mandarono navi per tutti i lidi trasportando ibanditori della crociata. I Veneziani, contendenti cogli Ungheri per la città di Zara, fecero tregua, e richiamarono tutti i loro marinari dimoranti ne' porti stranieri. Il re di Francia e quello d'Inghilterra che stavano per appiccare battaglia, sospesero le ostilità, e afTratellaronsi facendo sacramento di condurre gli eserciti in Terra Santa. 11 re di Sicilia, mentre dava opera ad apparecchiare poderosa armata, mandò soccorsi di vettovaglie. I sacerdoti deponevano gli abiti loro e vestivano le armature di militi, i popoli si lasciavano volentieri aggravare di straordinarii balzelli. Le madri benedicevano i figli mentre forse per sempre si partivano dai loro amplessi ; i vecchi invidiavano i giovani inanimandoli a spargere fin l'ultima goccia del sangue loro per la Croce. Il papa apriva tutto il tesoro delle indulgenze della Chiesa.
      Due ambasciatori di Clemente, giunti in Magonza, pre-sentaronsi all'imperatore, e introdotti nella assemblea ivi convenuta, dipinsero con vivissimi colori l'onta e il danno della -


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

Pagina (449/593)






Saladino Urbano Gregorio Vili Federigo Barbarossa Europa Cristo Gregorio Dio Clemente Genova Pisa Levante Veneziani Ungheri Zara Francia Inghilterra Tratellaronsi Terra Santa Sicilia Croce Chiesa Clemente Magonza Papa