Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      31(3 STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      Diciotto mesi dopo i rettori convennero nella chiesa di Santa Brigida in Piacenza e fecero sacramento di osservare il trattato di pace e di mantenere la lega per altri trenta anni.
      LVill. Il trattato di Costanza, che per tanto tempo dipoi formò il codice del diritto pubblico italiano, e venne da' giureconsulti annesso alla raccolta delle leggi romane, annientava Io editto di Boncaglia. Venti anni di guerre e la rotta di Legnano avevano persuaso Federigo Barbarossa che quél dottore bolognese mentì allorquando gli diceva, lusingandolo : loimperatore tedesco essere il signore del mondo.2 I Lombardi conseguirono tutto ciò che avevano lungamente e invano domandato ; Federigo non potè mantenere nulla del molto che aveva voluto mporre ; e se, come un suo confratello diceva de' propri casi trecento quarantaquattro anni dopo, potè salvare il solo onore,3 ne renda grazie allo spirito de' tempi, nei quali le costumanze feudali, che avevano raffazzonata la società nuova in modo diverso dalla vecchia, non comportavano un sistema di vero governo popolare ; ne renda grazie sopratutto alla idea immortale dello imperio romano, la quale come aveva salvate le reliquie della civiltà fra mezzo alle diuturne barbariche devastazioni, così era sprone al risorgere della Italia e insieme impedimento al suo ricostituirsi a vera nazione. Imperciocché mal si saprebbe dubitare che se gl'Italiani con religione, leggi, istituzioni, lingua e costumi cotanto diversi dagli antichi, avessero potuto concepire una forma di governo senza la suprema potestà imperiale, o almeno avessero avuto un concetto più giusto della riverenza dovuta a quella, con la memorabile vittoria di Legnano si sarebbero per sempre emancipati dal dominio straniero. Lo credevano usurpazione, ma vi si piegavano sperando ognora che il santo uccello — come il divino poeta chiama l'Aquila romana 4 — anderebbe in fine a posarsi nello antico nido, vale a diro che l'impero, fino
      1 Confirmalio Pacis Cons tanti ne et Societatis Lombardiae facta a Rectoribus Civitalum Italicarum—Die lunaeXI Kalendas Januarii, anno a nativale Uomini MCLXXXV. Indictione III.
      2 Vedi addietro a pag. 2Gf>.
      3 o Tout est perda fòr» l'honnear. » Paride di Francesco I redi Francia allorché nella battaglia di Pavia nel 4525 rimase prigione degli Spagnuoli.
      ' Dante.
      * «


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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