Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO TE11ZO.
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      luogo. I consoli prestino il giuramento di fedeltà all' imperatore, e i vassalli ricevano da lui la investitura secondo le debite forme, e quelli che non l'abbiano chiesta nel tempo della guerra o della tregua, non perdano il feudo. Non si parli di danni o d'ingiurie ricevute. Alle città sia permesso di munirsi, e di mantenere la lega, e rinnovarla tutte le volte che piacerà loro di farlo. I trattati, fatti per timore della presenza di lui o de' suoi nunzj, siano cassi e disfatti senza nessun compenso. Restituiscaci i beni tolti ai membri della lega, durante la guerra; ad Obizzo Malaspina sia perdonata ogni offesa, e non venga molestato in futuro. I membri della lega nel giuramento di fedeltà che presteranno allo imperatore, debbano aggiungere di mantenere i diritti e le possessioni ch'egli ha in Lombardia, ed ove le abbia perdute, ajutarlo a ricuperarle; al che fare siano tenute le città finitime, dovendo le altre, occorrendo, prestare un ajuto competente. Appena egli sarà entrato in Lombardia gli venga apprestato il consueto fodro; ed andando e tornando, si acconcino i ponti e le vie, e si provveda un sufficiente mercato. Ogni dieci anni rinnovino il giuramento di fedeltà. Agli alleati dello imperatore si restituiscano, senza pretenderne compenso, le tolte possessioni, e si rimettano le offese. A chiunque, o città o persona, volesse contravvenire ai patti, e richiamarsi allo imperatore, verrà negata udienza. I nomi delle città alle quali accorda la grazia imperiale e le predette concessioni, sono Vercelli, Novara, Milano, Lodi, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona, Padova, Treviso, Bologna, Faenza, Modena, Reggio, Parma, Piacenza: non le accorda ad Imola, a Rocca San Cassiano, a Robbio, al popolo di Gravedone, aFeltre, a Belluno, a Cenenda. A Ferrara concedo tempo due mesi ad accedere al trattato. Fu compito e firmato il di 25 di giugno 1183.
      Giurò la pace sull'anima di Federigo e su quella di Enrico re de' Romani, il gran ciamberlano Rodolfo. La giurarono altri quindici principi dell'impero, e come alleato dello imperatore Pavia, Cremona, Como, Tortona, Asti, Cesarea, Genova, Alba. La giurarono sessantatrò deputati delle città della lega, e poscia uno di ciascuna città riceve la investitura del consolato.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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