Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      sfidando acqua e fuoco, fiduciosi siamo Tenuti a voi a fine di consultarvi intorno alla offerta pace, e tornando convenevole e proficua alla Chiesa, al re di Sicilia ed a voi, accettarla. » Appena papa Alessandro si tacque, i Lombardi che quanto erano valorosi nelle armi, tanto nello arringare si mostravano mirabilmente esperti,1 per bocca di un savio e facondo uomo così risposero: « Venerando padre e signore: la universa Italia si prostra ai vostri piedi, presentando alla beatitudine vostra ringraziamenti ed ossequi. Imperciocché grandissima é la letizia che sente vedendo che il padre spirituale siasi degnato di venire presso ai figliuoli, per salvare dai morsi del lupo le pecorelle randage, e ricondurle all' ovile della chiesa. Non è mestieri di parole a narrarci la persecuzione con che lo imperatore ha travagliato voi e la Chiesa, poiché di quello che gli altri popoli conoscono per fama, noi abbiamo fatto doloroso esperimento. Noi fummo i primi a sostenere l'impeto, ad opporre i nostri petti al furore di lui, e facemmo un muro de' nostri corpi a fine d'impedirgli che potesse esterminare l'Italia ed opprimere la libertà della chiesa; per l'onore e la salvezza delle quali non abbiamo mai voluto accogliere o porgere ascolto allo imperatore ed agli scismatici suoi. E a ciò fare ponemmo in non cale spese ingenti, travagli ed angosce moltissime, danni di sostanze, pericoli di vite. È dunque, o padre reverendo, bene convenevole, e secondo ragione, che l'offertavi pace non solo non abbiate ad accogliere, ma nè anche a sentirne parlare. Anche a noi egli ha offerta la pace senza la Chiesa, e ricusammo sempre; propose più volte concordare con noi, e la proposta respingemmo, volendo correre il rischio di una guerra con lui e rimanere indivisi dall' unità della Chiesa, più presto che, scissi da quella, a lui pacificarci. Esponeste, voi dite, al periglio le persone di voi e dei vostri venerandi fratelli. Ma, padre santo, vi può essere agguaglio dalle vostre lievi traversie alle atrocità che non abbiamo temuto di affrontare, ponendo sostanze e vite di noi e de' figli nostri per far libera la Chiesa ? Sappia adunque la Santità vostra, sappia la potestà imperiale, che
      1 Romualdo Salernitano, loc. cit.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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