Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      suo arcicancelliere aveva travagliata di lunga ed ostinata guerra. 11 papa non volle dare risposta nessuna senza interrogare i Lombardi. Ne andò quindi a Ferrara, dove, obbedienti allo invito di lui, accorsero i rettori della lega, i consoli, i potestà e gli uomini più savi delle città, e ragunatili in duomo, fra mezzo a uno stuolo di vescovi e in "presenza di grande moltitudine di popolo disse le seguenti parole: « Voi sapete pur troppo, o figliuoli dilettissimi, come, in pena de'nostri peccati, la navicella della chiesa, la quale dovrebbe starsi sicura in porto placido e tranquillo, sostenesse tali procelle di persecuzione, fosse invasa da tali turbini e flutti d'uomini iniqui, che quasi fu, con chi ne regge il timone, per essere sommersa negli abissi del mare. Concios-siachè Io imperatore romano, il quale come avvocato della chiesa era in debito di tutelarla e difenderla, l'ha crudelmente combattuta, e seguendo più presto il traviato talento che la ragiono, ne ha scissa la unità alzando altare contro altare, e non ha sentito terrore a por mano e lacerare la in-consutile tunica di Cristo. Per lo che, divisa la forza del clero, e rotto il vincolo della pace, la dignità della chiesa romana corse pericolo di estinguersi, e quella che era signora di popoli e capo di provincie soggiacque al tributo. E perchò nel tempo della infausta persecuzione 1' autorità di lei rimase in qualche modo indebolita, non essendovi chi correggesse gli errori e i peccati degli uomini, gli statuti e i canoni de' Padri santi sono stati messi in non cale. Donde seguiva che in occasione di siffatto scisma templi e monasteri molti andassero distrutti, l'onestà perduta, violata la religione, commessi adulterj, fornicazioni, furti ed ammazzamenti innumerevoli; castella e città consunte d'incendio o di esterminio, le cose delle vedove e de' poverelli preda ai ladroni. Ma quantunque Iddio, che è giudice giusto, e paziente retributore, abbia per diciotto anni, negli impenetrabili arcani della sua sapienza, percosso con la verga dell'ira sua le spalle degl'innocenti, ed afflitta la chiesa con una feroce persecuzione, finalmente, mosso al perdono, ha rivolto uno sguardo di commiserazione alle piaghe del suo popolo, e la navicella della sua chiesa che insieme col vicario di Pietro e


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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