Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      udrò terzo.
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      montani, e a non andarsene se non dicendolo i consoli, ed ove egli non potesse venire in persona, manderebbe il proprio figlio Enrico o alcuno de' principi. Non pacificandosi l'imperatore coi Lombardi fino alle calende del prossimo giugno, fornirebbe a Cremona mille militi oltramontani. A guarentigia del trattato lo farebbe giurare anche ad Enrico erede del trono, ed a venti altri principi da indicarsi dai consoli di Cremona.1
      Quantunque i Lombardi, e perfino il papa, che non aveva ragione di riprovare in altri ciò eh' egli aveva fatto per sè, biasimassero i Cremonesi e li chiamassero codardi e traditori ,2 vero è che in meno di sei mesi circa venti tra città e terre3 avevano trattato separatamente o abbandonata la lega per aderire allo imperatore. Frattanto Alessandro, assicurato per giuramento, che la sua persona sarebbe sicura dalle violenze e dagli inganni tedeschi, condottosi al Vasto, erasi imbarcato col corteo di cinque cardinali sopra le navi del re di Sicilia che lo faceva accompagnare da Romualdo arcivescovo di Salerno,4 e da Ruggiero conte di Àndria, come suoi ambasciatori, alla pace da trattarsi. Balzato da una tempesta a Zara in Dalmazia, si rimise in mare e nel marzo arrivò a Venezia, e prese stanza nel monastero di San Niccolò al Lido. 11 di seguente il doge Ziani insieme coi patriarchi di Grado e d' Aquileia, con altri vescovi ed infinita turba di popolo recossi a complirlo e lo condusse pomposamente a San Marco, dandogli alloggio nel palazzo patriarcale.
      LI. Appena Federigo seppe lo arrivo del papa, gli spedì i vescovi Wichmanno di Iirandeburgo e Corrado di Vormazia, a fine di indurlo ad assegnare per luogo del congresso un' altra città, perocché Bologna, già stabilita per consenso delle parti, non era per lo imperatore luogo sicuro come quella che il
      1 Dall'attn autentico esistente iteli' archivio comunale, e pubblicato nella Istoria di Cremona d'Antonio Campo cavaliero, pittore et architetto, a pag. 19 della magnifica edizione del 1580.
      s « Viles et proditores sunt Inibiti. » Romuald. Salern. s Tortona, Asti , Alba,Torino, Ivrea , Ventimiglia , Genova , Savona , Albenga , Casal Santo Evasio , Monvelio, Imola , Faenza , Ravenna , Forlì, Forlinipopoli, Cesena , Rimini , Castrocaro , ec.
      6 E lo illustre cronista di questi tempi da noi citato.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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