Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBiiO TERZO.
      sacca di grano tra buono e cattivo, ogni altra provvigione al tutto mancare. Le sconfortanti parole de' Consoli che ridissero in piena assemblea di popolo quanto i deputati avevano affermato, spense le ultime scintille di coraggio nei cittadini : gridavano i più la vittoria essere impossibile, disastrosissima la resistenza, certa, ostinandosi, la loro rovina. Scoppio una tempesta di contrarie opinioni ; taluni parlavano di resa immediata, altri consigliavano di durare e sperare nel tempo; chi gemeva, chi imprecava; questi esortava, quegli sfidava cielo e terra, quand' ecco fra mezzo al tumultuante consesso sorse un vegliardo reverendo d'aspetto, insigne per santità di costumi; appoggiava la stanca persona ad un bastoncello, gli occhi del corpo aveva spenti per la vecchiezza — era quasi contenne — ma quelli dello intelletto serbava portentosamente lucidi ; stese in alto la destra tremante, chiese ed ottenne silenzio, ed essendo ornato e facondo parlatore, favellò in questa guisa :
      « Cittadini d'Ancona, nobile stirpe di sangue romano, o voi che finora avete pugnato come eroi a difendere le libertà vostre, vogliate porgere ascolto alle parole d'un vecchio, e intenderne bene il pensiero; avvegnaché io non favelli per muovervi a conferirmi il consolato — voi lo vedete, già tocco il termine degli anni miei — non per far pompa d'eloquenza, chè spenti ho gli occhi, e il mio spirito distaccato dalle cose terrene, vive tutto assorto nelle celesti. Udite dunque di me vecchio quasi morto i sensi, che nella purità della coscienza intendo significarvi per utile della patria. Io era console nel tempo che il re Lotario con poderoso esercito strinse d'assedio la città nostra credendo poterla ridurre a servitù perpetua. Ma i suoi sforzi furono vani, od andossene, come tanti suoi predecessori avevano fatto, con la fronte rossa di vergogna e disdoro. Quale dunque non sarebbe la vostra ignominia se rendeste ora ad un prete la città che resistette valorosamente a tanti principi e re? Tenete fermo anche per poco, e fate animo, perocché Dio signore è possente, ed avrà misericordia di noi. Tenete fermo, per Dio ! e pugnate virilmente, poiché quanto è più arduo il combattere, tanto più glorioso diventa il trionfo ; e chi non si stanca dal


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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