Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO TEìtZO.
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      Enrico d'Inghilterra aveva mandato suoi legati, ed anche questi giurarono fede all' antipapa, in nome del loro signore, il quale era venuto in conflitto col celebre Tommaso Becket arcivescovo eli Canterbury. Dopo ciò il Barbarossa, raccolto un fortissimo esercito, calò per la quarta volta in Italia nel novembre del 110G. Ma non potendo venire per la via del Tirolo, perocché avendo pur allora i Veronesi e i Padovani tolto di mano ai Tedeschi e distrutto il castello di Rivoli e la fortezza d'Appendoli, luoghi munitissimi, passò per la Valcarnoni-ca, e giunse sul bresciano, dove guastata la contrada, si fe'dare sessanta ostaggi, e mandolli a Pavia. Ma non era suo intendimento accendere subito la guerra e sfogare le immanità del cupo odio suo contro quei comuni eh' erano istigatori alla ribellione. Ei pensava a due cose ; attizzare le liti fra quelli, accanirli, e disgregarli per rendere impossibile l'azione simultanea di tutti; nel tempo medesimo piombare sopra Roma, condurvi I' antipapa e punire Alessandro. E benché immenso fosse il suo sdegno, seppe chiuderlo in seno, e a quanti Lombardi gli si presentavano supplichevoli muovendo lamento delle sevizie de'ministri imperiali, rispondeva cortesi parole, promettendo d'indagare, esaminare, e faro giustizia. Fermo in questo pensiero, mentre rimaneva in Germania erasi fatto precedere in Italia da Rinaldo Arcivescovo di Colonia, ferocissimo uomo e delle cose di guerra grandemente esperto. Obbediente ai voleri del proprio signore, erasi spinto lino a Roma costringendo le città a riconoscere Pasquale ; e perfino dentro Roma, moltissimi corrotti dall'oro e dalle promesse, avevano rinnegato Alessandro e giurata fedeltà allo imperatore e al suo papa.
      Come le cose furono condotte a questo punto, Federigo Barbarossa si partì da Lodi con 1' augusta consorte prendendo il cammino di Roma. Da per tutto taglieggiava i popoli, imponeva tributi, e prendeva ostaggi, finché si ridusse ad Ancona, e la strinse d'assedio. A percorrere questo tratto di paese, cioè da Lodi fino ad Ancona, ci aveva messi sei e più mesi, indugio di che gli storici antichi non dicono la cagione, e che i moderni non sanno intendere. Questo periodo, che ò lunghissimo in tempi di nazionali rivolgimenti, bastò ai Lom-
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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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