Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      aveva cagionati, ma vide la sua supremazia riconosciuta su tutto le città lombarde, che volendo emularne gli esempi facevano gara di solerzia, d' affetto cittadino, di saviezza politica, di previdenza, moltiplicando i ripari e viepiù stringendo le antiche alleanze : il trionfo quasi universale de' liberi ordinamenti in Lombardia pareva avere sradicata per sempre da quello terre fortunate la mala pianta della straniera dominazione.
      X. Ma tanta operosità non poteva non indispettire Federigo Barbarossa, il quale, regnando splendidamente in Germania, vedeva schernita la sua autorità in Italia, e svanire ad uno ad uno gli speciosissimi sogni che inebriavano la sua grand'anima sitibonda di gloria e d'impero : egli, lo augusto successore di Carlomagno e d'Ottone ! Questi nelle loro calate non ebbero se non acclamazioni, laddove il suo viaggio fu quello del turbine che lascia rovine e spavento, e passa provocando le maledizioni e l'odio de' danneggiati. Guglielmo di Sicilia, comecché traesse la sozza vita immerso nelle libidini e schiavo d'un suo astuto e crudele cortigiano, scosso dal pericolo, aveva domati i ribelli, cacciati i Greci da Brindisi, distrutto il disegno dello Augusto di Costantinopoli, vinto il Papa e costrettolo a dargli la investitura de' suoi stati in perpetuo per se e per i suoi successori, e a coronarlo, congiungendosi insieme a'danni de'Tedeschi: la meditata conquista della Puglia, che l'anno innanzi pareva sì facile a Federigo, era quindi diventata impossibile. Si pensi dunque quale acre puntura ne sentisse l'orgoglio di lui, che credeva la dignità dello impero essere, dopo quella di Dio, suprema, ed ora vedeva lo stesso papa, per il quale egli erasi fatto carnefice in Roma, mostarglisi avverso.
      Il Barbarossa che tenne ad insulto la investitura e la incoronazione del Normanno, senza il suo consentimento, ebbe a querelarsi di papa Adriano per un' ingiuria più propinqua ; e ne volle vendetta. Cominciò dall' inibire al clero germanico di ricorrere a Roma anche per le faccende spirituali ; il che nei tempi anteriori sarebbe stato bastevole ad accendere la guerra civile in tutti gli stati dello impero; ma il vigoroso governo del Barbarossa aveva rialzata la dignità imperiale, e


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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