Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      Salico, clic confuse gli antichi confini delle diocesi e dei comitati, era potissima cagione o pretesto alle scambievoli ostilità ; aggiungevansi a ciò le frequenti liti intorno al corso delle acque necessarie alla irrigazione di quelle feracissime contrade; liti le quali infiammarono tanto gli animi che in fine tutta Lombardia trovossi partita in due principali fazioni ; Milano era capo dell'una, Pavia dell'altra. Le maggiori città quindi si misero a guerreggiare ed opprimere le minori, di guisa che a queste fu forza cercare l'alleanza o la protezione d'una delle più forti. Cosi Crema osteggiata da Cremona, e Tortona da Pavia si posero sotto il protettorato de' Milanesi, che avendo guerreggiato contro Lodi e Novara, costrinsero queste a collegarsi con Cremona e Pavia ; cui si congiunsero gli Astigiani nemici de'Tortonesi, con Piacenza e Reggio per rivalità di Modena e Parma alleate de' Milanesi. Quindi le frequenti mutue invasioni de'territorj, i guasti delle messi, le scaramucce, le battaglio stesse nelle quali talvolta non cercavano di distruggersi ma di schernirsi, come avvenne ai Pavesi, i quali, fatti prigionieri da quei di Milano, furono condotti in piazza, e legate loro le mani dietro ponendovi una fiaccola li cacciarono via accompagnati dal popolo che tripudiava irridendoli con urli, con fischi e con oscene parole di vituperio. Simile spettacolo seguì anche in Parma, allorché nel 1152 molti Reggiani rimasti prigioni de'Parmensi, furono nel dì dell' Assunzione lasciati liberi in camicia e con un bastone ed una scopa in mano.1
      Fra tutte la più prepotente, perchè più popolata e forte, era Milano. Como, Novara, Pavia, Cremona, Lodi eRergamo collegate contro essa la circondavano. Ma perchè a que' tempi bastava il minimo pettegolezzo a rompere la lega tra una città ed un' altra, Milano quantunque volte riesciva a scinderne qualcuna, non esitava più oltre a combatterla, come fece nel 1107 con Lodi. Dopo quattro anni, ne' quali seguirono spessi combattimenti e devastazioni di campagne, i Lodigiani dovettero cedere al violento assalto de' Milanesi, i quali, espugnato le mura, incendiarono gli edificj, e divisero gli abitanti in sei borgate, imponendo loro durissimi patti.
      1 Muratori, Annali.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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