Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      storia dei comuni italiani.
      i quali corsero numerosi a prendere la croce. E fatti, con quanta celerità poterono, convenevoli provvedimenti, sotto la scorta di alcuni spettabili cittadini, la flotta, munita di opportune macchine da guerra, benedetta dal legato apostolico, spiegò le vele nel dì di San Sisto. Approdati in Sardegna e rimastivi quindici giorni, i crociati volsero le prore verso Majorca. Assaliti da una forte tempesta dopo lunghi e perigliosi errori, scopersero terra, vi approdarono credendola l'isola di cui andavano in traccia, aggredirono i terrazzani, e solo da parecchi di loro che menavano prigionieri alle navi, seppero come quella fosse la Catalogna. Rammaricaronsi dell'infausto errore, si persero anche d'animo, ma vennero riconfortati dall' alleanza di vari grandi baroni spagnuoli e francesi. L' anno seguente dopo una sanguinosa battaglia espugnarono Ivica ; poscia assediarono Majorca, che dopo un anno di valorosa resistenza cadde nelle loro mani. I Pisani, tornando in patria trionfanti, vi trasportarono un ricco bottino e lo erede del trono, poiché Nazaredech era caduto pugnando.
      XLI. La fama della gloria che Pisa erasi novellamente acquistata, inacerbì i vecchi rancori ne'petti de'cittadini di Genova. Il più lieve pretesto bastava ad accendere una guerra ingente, come difatti avvenne. Allorché papa Gelasio II fu costretto a fuggire da Roma per recarsi in Francia, fermatosi in Pisa, ricevè dimostrazioni di riverenza e di affetto che gli tornarono più gradite dopo le angosce patite in Roma. A fine di retribuire con un segno di cortesia la Ossequiosa città, volle ingrandire la giurisdizione dell' arcivescovo — il quale finallora non aveva nessun vescovo soggetto — rendendo i vescovati della Corsica suffraganei della sede pisana. Il popolo ne giubilò ; i consoli condussero con gran pompa 1' arcivescovo in Corsica per farlo riconoscere. I Genovesi se ne adontarono; e da una misera vanità municipale ne nacque una guerra che per quattordici anni afflisse i due stati. I Genovesi con ottanta galere e quattro grosse navi cariche di ordegni guerreschi, e con ventiduemila combattenti assalirono il porto di Pisa.1 Entrambi si aggiudicarono la vittoria nella prima pugna; nelle
      1 Vedi Caflarus, Annui. Genuens. Questo insigne cronisla è testimonio eculare.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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