Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

Pagina (219/593)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      l1bk0 secondo.
      217
      sa, ina non potendo individuarne le parti, e scoprirne la scambievole relazione, stnarrisconsi, si abbarbagliano e raffigurano ogni cosa in confuso.
      Vero è che mentre la comunione de' diritti o il comune andava stabilendosi nelle varie città, seguirono una serie di eventi, guerre, paci, amistanze, convenzioni d'interesse così lieve, che non so qual vantaggio ne possa conseguire la storia nazionale minutamente narrandole. I fatti importanti datano dall'epoca in cui ciascuna città erasi stabilmente costituita; e questo gran fatto non avvenne se non dopo la famosa guerra glot iosamente iniziata e compita dalla Lega Lombarda ; raccontata la quale, ci tornerà più agevole seguire il progresso che i principali comuni fecero nel vivere libero non che in tutte le arti e le istituzioni incivilitrici de' popoli. Per ora dunque parleremo solo delle imprese in questo tempo compite da quelli che potevano chiamarsi stati veramente liberi, cioè da Venezia, da Pisa e da Genova.
      XXXIX. Abbiamo già accennato1 come caduta in basso la potenza di Amalfi, Napoli e Gaeta, le tre riferite città diventassero signore ed arbitro de' mari. Nel secolo undecimo Venezia acquistossi poca gloria, e non accrebbe le conquiste come le prime sue gesta avevano fatto supporre; perocché i cittadini partiti in due fazioni dette de' Morosini e de' Caloprini consumavano straziandosi quelle forze che potevano adoperarsi ad ingrandire lo stato. Le scene atroci che insanguinarono le venete lacune, si resero più rade verso il chiudersi di quel secolo; lo stato era rimasto incolume da' funesti perturbamenti delle investiture, perchè il clero non possedeva feudi, e perfino lo stesso arcivescovo era pagato dalla pecunia pubblica come un pubblico ufficiale. Onde fu che al tempo delle crociate i Veneti poterono gareggiare eoi Pisani e co'Genovesi, e secoloro partecipare alla gloria, ai guadagni, alle vergogne di quelle forsennate imprese. E di certo nessuna di queste tre città mandava le sue flotte in oriente per zelo religioso — in questo gf Italiani mostraronsi da meno degli stranieri che vi accorrevano come invasi da spirito sovrumano — ma ve
      1 Vedi addietro, png. t08 e seg. Storia dei Cornimi italiani. — 1.
      t'J


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

Pagina (219/593)






Lega Lombarda Venezia Pisa Genova Amalfi Napoli Gaeta Venezia Morosini Caloprini Veneti Pisani Genovesi Italiani Cornimi Storia