Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      storia dei comuni italiani.
      Anacleto. Questi, eli' era rimasto vincitore in Roma, aveva a sè guadagnati vari comuni della Lombardia, e studiavasi di rendersi amici i vicini Normanni. La fortuna gliene presentò il destro, ed egli seppe giovarsene.
      Ruggiero ereditando il ducato di Puglia e unificandolo co' suqi stati di Sicilia, era riescito a domare i baroni del regno che volevano scuotere il giogo di lui, ed aveva nel 1129 convocato un parlamentò generale in Melfi, dove fu statuito ch'egli, già conte, assumesse il titolo di re di Sicilia. Anacleto si offerse di riconoscerlo; e il Normanno che era già stato scomunicato da Onorio II sostenitore de'baroni ribelli, accolse lieto la bolla con cui Anacleto concedeva a lui e ai successòri suoi l'ambito titolo regio, con altri privilegi, che in futuro resero pressoché nulla 1' autorità apostolica nell' Isola. Il nuovo re riconobbe Anacleto per solo e legittimo papa, e gli promise di difenderlo contro Innocenzo e Lotario.
      Costoro, convenuti nella città di Liegi, fecero gli opportuni' provvedimenti perchè l'imperatore calasse in Italia a liberare il pontefice dalla molestia del rivale. Ma la contesa con gli Hohenstauffen gl' impedì di compire la promessa fino all'autunno del 1132. S'incontrarono in Roncaglia. Passali i primi rigori del verno, Lotario prese la via di Toscana, e ricongiuntosi col pontefice in Viterbo, processero insieme fino a Roma; dove entrati, il papa andò ad abitare nel palazzo lateranese, e l'imperatore prese stanza con le sue genti sul monte Aventino. Anacleto tenevasi forte in Castello Sant' Angiolo e nella basilica vaticana, perocché rimanendogli gran.parte dc'Romani tuttavia favorevole, poca temenza gl' ispirava Lotario che con soli due mila cavalli, che formavano tutto il suo esercito, non poteva tentare un gran colpo. Anacleto s'avvisò quindi di trarlo a pacifici consigli, proponendogli un esame canonico delle sue ragioni e di quelle d'Innocenzo. Tali proposte forse non furono accolte, perocché e da Genova e da Pisa erano già arrivati soccorsi di mare a Innocenzo; il che nondimeno poco mutò la condizione delle cose: che accennando di protrarsi in lungo, Lotario si fece coronare nella basilica Lateranese.
      Pochi giorni dopo compose col pontefice la lunga lite intorno ai beni della contessa Matilde. Il pontefice ne investì lo


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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