Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      libro secondo, r,
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      e fa che lo approvi. Ma perchè il nuovo eletto era uomo dotto ed esperto, pochi giorni dopo confessò irregolare la propria elezione, depose la tiaria fino a ehe con nuova universale elezione venne riconfermato, e prese nome Onorio II.
      In Germania raccoltasi la dieta de' principi per provvedere alla successione dell' impero, imperocché lo augusto defunto non aveva lasciato figliuoli, il sassone Lotario di Splim-burgo, Federigo di Hohenstauffen duca di Svevia, Leopoldo marchese d'Austria, e Carlo conte di Fiandra presentaronsi come candidati. La elezione pareva assicurata a Federigo, che essendo figlio di Agnese sorella di Enrico V, ed ereditandone i beni, pareva quasi gli dovesse succedere nella dignità imperiale. Ma essendo egli in voce di animo superbo e prepotente, gli elettori, che temevano in lui rivivesse lo spirito soverchiatore degli Arrighi, lo esclusero, e tanto più eh' egli ebbe la imprudenza di recarsi alla dieta accompagnato da un esercito di trentamila guerrieri. Elessero quindi Lotario, il quale si dice accettasse con ripugnanza, ma nondimeno accettò, e quattordici giorni dopo fu coronato re di Germania nel dì 13 d'agosto 1125. Federigo ne fremè in cuor suo, e simulò di non avversare la fatta elezione. Ma la finta acquiescenza doveva durare breve tempo, e solo fino a tanto che fosse nata la prima occasione di correre alle armi; ed occasioni ve n' erano molte, e prima tra tutte era la eredità de'beni patrimoniali della stirpe Salica, che gli Hohenstauffen volevano rivendicare, mentre la corona pretendeva ritenere i feudi, che in origine ad essa appartenendo, mancati i Salici, scadevano ad essa.
      In meno d'un anno Federigo fu messo a bando dell' impero, e già lo esercito imperiale apparecchiavasi a mandare ad esecuzione il regio decreto; se non che sorse ad impedirlo una guerra mossa dai Boemi a Lotario, il quale studiavasi in ogni guisa di svellere dalla parte dello Svevo i più potenti principi ed allearli alla sua propria. Federigo aveva in moglie Giuditta figlia di Enrico il Nero, duca di Baviera. Questi — ritiratosi già nel monastero di Weingart lasciando gli stati ai suoi figli Enrico IV detto il Superbo e Guelfo VI, — era morto. Lotario conoscendo come questo Enrico bavaro odiasse il cognato di Svevia . ondo ingraziarselo ne accrebbe grandemente


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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