Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO SECONDO.
      Papa Urbano, dopo che Roma coli' ajuto d' una masnada di crociati che traversavano l'Italia, era stata a lui sottomessa, vi era ritornato nel 1098 ed aveva cacciato l'antipapa da castello Sant'Angiolo. E celebrato un concilio a confermare i precedenti decreti, e le scomuniche contro Clemente, morì pdoo undici anni e cinque mesi di regno. Gli successe un Toscano di nome Ranieri, pria monaco di Cluny, poi cardinale: e quantunque opponesse una resistenza simile a quella con che lo abate di Montecassino aveva ricusata la tiara, fu, suo malgrado, consacrato papa col nome di Pasquale II nell'agosto del 1099; anno memorabile per la presa di Gerusalemme, che vide fra le sue mura inalzarsi un trono latino, ed ascendervi, per elezione de'principi guerrieri, Goffredo Buglione duca di Lorena, il più saggio, pio e valoroso di tutti. Ma perchè costoro, dopo d'avere sparso la devastazione eia strage in tutti i paesi per dove passavano, compiti i loro voti, facevano ritorno alle patrie contrade, il buon Goffredo, che era rimasto con soli trecento cavalli e due mila fanti, implorò il soccorso del nuovo papa. Questi si adoperò a satisfarlo, massime destando lo zelo degli Italiani, che a dir vero, erano in piccolo numero corsi alla prima crociata. Ma il fausto successo delle armi cristiane in Terra Santa destò l'entusiasmo anco in Italia, e prime a sentirne i beneficj furono le città marittime che diventarono emporj di commercio fra l'Oriente e l'Occidente. Ma a questo torneremo a luogo opportuno. Adesso, seguitando, dico che quantunque le sorti di parte imperiale in Italia procedessero disastrose, morto Clemente III, fu creato antipapa uno di nome Alberto; ma, spodestato il dì dopo, fu eletto un Teodorico : se non che entrambi caddero in mano ai Normanni già accorsi in ajuto di Pasquale, e furono rinchiusi, il primo in San Lorenzo d'Aversa, il secondo nel monastero della Cava presso Salerno. Come il papa si vide un po' tranquillo in casa propria, rivolse lo ingegno a seguitare l'iniziata vittoria della chiesa sopra l'impero. Ragunò un concilio; rinnovò, secondo il consueto, i decreti degli antecessori e gli anatemi contro Enrico. Questisi sa ; ma gliene diede. Dappoiché Arrigo suo padre non ebbe più forze in Dalia, neppor ella ebbe più bisogno di Corrado. i> Muratori, all'anno Ì10I.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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