Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO SECONDO, r,
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      Un vescovo che gli stava presso, gli fece considerare come le parole del salmista male si applicassero a lui che non moriva nella terra dell' esilio, ma in casa propria, poiché, come vicario di Cristo e degli apostoli, egli era legittimo sovrano di tutti i popoli, e vero e solo signore di tutta la terra. Il moribondo non rispose perché forse non intese queir importuno sermone, che in bocca nemica sarebbe parso una cruda ironia, detta in rimprovero degli atti di tutta la vita del pontefice.
      XXI. Tali furono le ore supreme di Gregorio VII, da parecchi suoi contemporanei lodato come uomo dabbene, sobrio, giusto, e quello che parrebbe incredibile, tenerissimo di cuore e mite nella prosperità; da molti altri vituperato come facinoroso, crudele, ingiusto, sanguinario e perturbatore delle cose civili non che delle ecclesiastiche. Noi, scevri dal pendere per nessuna delle due avverse sentenze, perché esagerate o mendaci, ma desiderosi di giudicarlo dalle sue gesta di che ci ha serbato ricordo la storia ; e insieme da' suoi scritti che il tempo, avventuratamente per la storia, non ha travolti nella sua rapina, non possiamo non ammettere ch'egli era, se non il grandissimo, uno de' più grandi mortali dell' età sua; che la sua volontà ebbe tutta la forza di cui sia capace l'indole umana; che da questa ferrea volontà stessa, la quale nel cuor suo rendeva muto ogni altro umano sentimento, fu spinto a trascendere i confini non solo del proprio ufficio, ma della possibilità delle voglie mortali, e pretese arrampicarsi, fra lo sbalordimento universale, a quell' altezza vertiginosa, dove — per alludere al detto di un ammiratore e imitatore intempestivo di Gregorio1 — il sublime tocca il ridicolo; che in tale strana postura l'immagine di questo gran papa, come quella di Giove fulminatore, ci si presenta con le folgori in mano gridando a tutta la terra abitata: prostrati o ti scomunico 1 2 E per avventurarsi al periglioso volo non inventò nulla
      1 Napoleone Bonaparte. Vedi tutti i suoi biografi.
      2 Nelle sue lettere occorre spessissimo la frase : o gladinm beati Petri evaginabimus. » Ma pare elle il principe degli Apostoli dopo di averla adoperata a troncare 1' orecchia di Malco, e di averne ricevuto acerbo rimprovero dal suo divino maestro, che raccolta da terra la orecchia riappiccavala alla tempia del giudeo, e' pare — dicono taluni — che il buon S. l'ietro rompesse per sempre quella spada, anzi severamente inibisse ai suoi seguaci di maneggiarla.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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