Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO SECONDO.
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      tenendo la speranza nel primo, e richiamando sempre il secondo a serbare la fede data ; egli sempre stava fermo nello intendimento di profferire colle sue labbra la finale sentenza nel congresso degli stati germanici. Ma frattanto il fuoco della guerra cresceva in Germania, e facevasi generale ; seguivano di continuo fatti d' arme ora in questo ora in quel luogo, dove talvolta le genti di Rodolfo rompevano quelle di Enrico, tal' altra Enrico sconfiggeva Rodolfo. La Sassonia era nuovamente in trambusto per sostenere il nuovo re; lo esterminio si estendeva come demone malefico su tutto il paese. Il complicarsi delle vicissitudini rendeva più circospetto il papa, il quale pascendo d'inani speranze coloro che sostenevano la causa di Roma, provocò i più acerbi rimproveri, ed in ispo-cie quei de' Sassoni i quali scrivendogli concludevano « Nella guerra de'due re, de' quali hai nutrite le speranze, i dominj della corona hanno patito tale rovina, che d'ora in poi ai nostri sovrani sarà forza di vivere più di rapine che delle entrate ordinarie della corona. Il tuo zelo per la casa del signore ti ha spinto in una via difficile, dove è duro l'andare innanzi come il tornare indietro.... Queste parole non muovono da arroganza ma dallo eccesso del nostro dolore; poiché non v' è desolazione sulla terra che possa agguagliarsi alla nostra; pur troppo per avere ubbidito alla voce del pastore ci troviamo nelle fauci del lupo !.... Se noi fossimo stati rei della più lieve colpa, la vendetta della santa sede ci avrebbe subitamente colpiti; ma mentre il lupo dilacera il gregge del signore, perchè tanta pazienza e tanto indugio ? » 1
      I rimproveri di Enrico non erano meno acerbi; il papa nondimeno s'indusse ad accelerare il progresso degli eventi. Nel marzo del 1080 egli aveva ragunato il suo settimo concilio. Dopo il consueto rinnovamento delle precedenti scomuniche, e la sanzione di altri nuovi canoni; uditi gli ambasciatori di Rodolfo, che enumerando minutamente le vecchie e le nuove colpe di Enrico, destarono un fremito universale nell'assemblea, Gregorio, infiammato di santo sdegno, si alza dal seggio, ed apostrofando i santi Pietro e Paolo urla una
      * Ann., Soxon. — Bruno. Storia Comuni Ualiani. — 1.
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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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