Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

Pagina (149/593)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      LIBRO SECONDO, r,
      147
      poiché la fede è una, una è la chiesa, uno il suo capo, un corpo solo tutti i fedeli. Nel modo medesimo che una cosa spirituale non è visibile se non per mezzo d'una forma terrestre, che l'anima non può agire senza un corpo, che queste due sostanze non possono durare congiunte senza un mezzo di conservazione, così la religione non può esistere senza la chiesa, e la chiesa non sussiste senza i beni terrestri che ne assicurino la esistenza. Come lo spirito nel corpo si nutre delle cose terrestri, così la chiesa si mantiene per mezzo de'possessi temporali. È debito dello imperatore, che ha in mano il potere supremo, di fare in modo che la chiesa procacci e conservi il possesso di siffatti beni, e per tale ragione gì' imperatori e i principi sono necessari alla chiesa. 11 mondo è rischiarato da due lumi ; l'uno maggiore e si chiama sole, minore l'altro e dicesi luna. L'autorità apostolica somiglia al sole, la potestà regia alla luna. ' E siccome la luna non luce se non per virtù del sole, parimente gl'imperatori, i re, i principi non esistono se non per virtù del papa, che viene da Dio. Però la potenza della sedia romana è ben supcriore a quella de' principi, e il re ò sottoposto al papa e gli deve obbedienza. E perchè il papa rappresenta Dio, ogni cosa quaggiù è a lui soggetta : i negozi spirituali e i temporali devono essere recati innanzi al suo tribunale; spetta a lui d'insegnare, esortare, punire, correggere e giudicare; come quello che essendo vicario di Cristo è superiore a tutte le creature. La chiesa si compone di tutti coloro che professano la fede di Cristo e si chiamano cristiani; per la qual cosa tutte le chiese sono membri della chiesa di Pietro cioè della romana, la quale, come madre di tutte, le dirige tutte, le governa, e comanda del pari a tutti i membri che le compongono, cioè agli imperatori, re, principi, arcivescovi, vescovi, abbati, ed agli altri fedeli. Per la potestà suprema eh' ella possiede, può istituirli o deporli; ella conferisce loro i poteri dell'ufficio, non per gloria loro ma per la salvezza univer-
      1 Parrebbe impossibile, se non fosse un fatto incontrastabile, elio siffatta fulsa similitudine reltorica, venisse per quasi cinquecent' anni dopo, ripetuta sempre e considerata come il più valido fondamento a tanti sofismi scritti per sottenero la famosa controversia tra le due potestà.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

Pagina (149/593)






Dio Dio Cristo Cristo Pietro