Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LlIìUO SECONDO.
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      sciagure,1 e quando non gli fu più possibile di sottrarsi alla gran soma del governo della chiesa, non ostante che per più di venti anni l'avesse agevolmente e con lieto animo portata, mandò un'ambasceria ad Enrico, onde riferirgli lo accaduto, e indagare lo intendimento di lui, de'grandi e del clero germanico.
      Questo, in specie i dignitari e i sacerdoti macchiati di ' quelle colpe alle, quali la chiesa aveva dichiarata aperta guerra, pensando ai procedimenti d'Ildebrando semplice arcidiacono, tremarono di grandissima paura nel vedergli in mano i fulmini di san Pietro. Per la qual cosa si affaccendavano in tutte le guise perchè Enrico dichiarasse nulla la elezione, come quella che non solo era stata fatta senza le formalità necessarie, ma contro lo stesso decreto di Niccolò II, che tuttavia veniva universalmente contrastato in Germania. Forse non riuscirono pienamente a porre lo sgomento nell'animo del principe ripetendogli che egli più che altri sarebbe fatto segno all'ira d'Ildebrando, dacché Enrico gli mandò Eberardo conte di Nellenburg onde sincerarsi della verità del fatto, e trovando ingiusta la elezione o consacrato il nuovo papa, protestare e comandargli di scendere dal trono.
      Il messo regio fu accolto con segni di riverenza e di insigne cortesia, udì dalle labbra d'Ildebrando la narrazione dello avvenimento, seppe come questi aveva mandato in Germania legati per interrogare la volontà dell' imperatore. Ildebrando si condusse, insomma, con tanta destrezza che Eberardo ripartì da Roma compreso di ammirazione, e fece sì che Enrico desse l'assenso; e il nuovo papa con pompa grandissima fu incoronato il dì 29 giugno, in che ricorre la solennità del principe degli apostoli. Si volle chiamare Gregorio VII, per ammirazione verso Gregorio Magno, che, come vedremo più innanzi, era supposto l'iniziatore d'un modo energico di azione che fu spinto oltre ogni confine dallo ammiratore e da' successori suoi.
      E in questa sua apparente sommissione al capo dello im-
      * Vedi segnalamento te sne lettere, 1,5,4, 8,9, 59, 70 del liti. I. ec . ; *orilte a Desiderio di Monte Cassino, a Ciliberto arcivescovo di Ravenna, a filatrice di Toscana, a Goffredo il Gobbo, ec.
      Storia dei Comuni italiani. — 1. 1 ri


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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