Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      •142 STORIA DEI COMUNI ITALIANI.
      rico migliorassero sotto la tutela di Annone ; che anzi il rigore di costui ne irritò gli spiriti e ne intristì l'indole e lo rese irreconciliabilmente avverso alla classe de' preti. Immerso nelle sozzure della libidine, secondo che lo accusano i suoi nemici,1 non indugiò guari a svogliarsi della moglie Berta, da lui sposata con ripugnanza, e solo perchè gli era stata nella prima fanciullezza fidanzata dal padre. Fatto pensiero di ripudiarla, dopo d'avere invano tramato a farla comparire colpevole, fece ragunare un concilio in Magonza perchè giudicasse della legalità del divorzio. Giunta la nuova in Roma, Alessandro spedì suo legato alla corte di Germania Piero Damiano; il quale, trovato Enrico in Francoforte, lo esortò, in nome del papa, a deporre il pensiero di un' azione che avrebbe commossa per lo scandalo tutta la cristianità. Il concilio seguì il parere del legato pontificio; c ad Enrico fu'forza piegare la fronte. Mentre dunque si operava la concordia tra i due coniugi — dacché da quel tempo in poi Berta partorì figliuoli al marito — ì' autorità della chiesa romana trionfava sopra quella dello imperatore. E perchè gli uomini, non ostante che ciarlino powposamente di diritto, adorano ciecamente il fatto, comunque partorito dal torto, i vescovi tedeschi conobbero quanta fosse la forza della chiesa di Roma; e benché non fossero ancora rifatti giusta il concetto d'Ildebrando, cominciarono a sostenerla, appoggiandosi a quella contro i procedimenti dispotici ed ingiusti del principe.
      Arrigo, scosso il giogo di Annone, che invano predicava miti provvedimenti, procedette più sfrenato; taglieggia va, simigliava i popoli lasciandoli esposti alla proterva rapacità de' suoi soldati; trafficava apertamente dei benefici e delle dignità ecclesiastiche. Annone, vedendo che i suoi consigli non erano -ri- )•-) I •..»'•. . ¦ i . -iir.i,.
      1 I suoi contrarj, che lo infamano come pederasta, affermano che ghermisse la propria sorella, e tenendola a forza, la facesse stnpraro da uno de'suoi satelliti. Intorno a siffatte cose è difficilissimo scoprire il vero, perocché i cronisti di quei tempi mentiscono appositamente e con turpe impudenza. Nel riportarsi ai loro scritti é savio consiglio imitare il Muratori, il quale per procedere con cautela narra dubitando sempre. » Facile è 1' osservare clic i tempi di guerra sono tempi di bugie ; ma non si può dire abbastanza quanto larga briglia si lasciasse in queste e nelle seguenti discordie fra il sacerdozio e l'imperio, alla bugia, alla satira, alla calunnia nAn.1068.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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