Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO SECONDO, r, 137
      aveva Treno a tutte le intemperanze della vita. A capo de'mal-contenti era Annone Arcivescovo di Colonia, che quei del suo partito chiamano uomo santo. Costui che in Germania sosteneva i diritti di Roma e di Alessandro contro Cadaloo, fece disegno di liberare il giovine principe dalla dannosa tutela della madre e del suo prelato, disegno che viene ascritto a Goffredo o concepito primitivamente da Ildebrando. Annone un giorno simulò di andare a visitare Arrigo, e lo invitò a vedere la nave sontuosissima, sopra la quale era venuto per le acque del Reno. Il giovinetto assentì all' invito del venerabile prelato, e non appena vi fu sopra, gli uomini dettero rapidamente ne' remi in atto di fuggire. Arrigo ne rimase attonito, e temendo lo menassero a morte, si gettò audacemente nel fiume; gli si lanciò dietro il conte Giberto; e rimessolo sulla nave e rassicuratolo, lo condussero a Colonia, dove egli rimase sotto la tutela di Annone che col consenso degli altri principi prese le redini del governo. La imperatrice, impaurita da siffatto avvenimento, e come i fautori di Roma affermano, pentita de' falli commessi nel sostenere Cadaloo, pellegrinò a Roma, dove si confessò rea ad Alessandro, e ne accettò la imposta penitenza. L'arcivescovo di Colonia, liberato anche dallo aspetto dell' imperatrice, non indugiò a compiere il trionfo di Roma, e adunato un concilio in Osbor, presente lo stesso Enrico, nel giorno medesimo in cui era stato eletto l'anno innanzi Cadaloo, lo fece deporre e l'autorità di Alessandro venne riconosciuta dal governo imperiale.
      VII. Il grido di guerra ai simoniaci s'andava spargendo per tutta la Lombardia; e chi frugasse per raccorne memoria dentro i cronisti di quel tempo, vi troverebbe frequenti esempi di tumulti popolari seguiti in moltissime città come simultaneo scoppio d'una sola congiura. In Firenze era stato eletto vescovo un prete pavese di nome Pietro. I monaci Vallombrosani, pur allora istituiti da Giovanni Gualberto,1 uomo di fama santissima, suspicando che lo eletto avesse, secondo l'universale costume, conseguita coi mezzi simoniaci la dignità vescovile, cominciarono a sparlarne; e taluno, allorché il padre
      1 Intorno a San Giovanni Gualberto, vedi la leggenda drammatica uclla mia Storia del Teatro Italiano.
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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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