Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO SECONDO, r,
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      Redentore, che spirando aveva perdonato ai suoi crocifissori, forza a perdonare l'ingiuria. Il pio pellegrinaggio, invece di attutirgli la collera, glie la rincrudelì ; il fratello ed Arialdose ne accorsero, e loro fu agevole fargli giurare di punire l'offensore, e ad un tempo beneficare l'umanità tutta, cooperando alla riforma delle turpitudini clericali. Coli' animo riboccante di sdegno, Arialdo ed Erlembaldo, corsero a Roma, trovarono il papa non che proclive, ardente animatore de'loro sforzi. Ed assicuratisi degli aiuti di lui ed ammaestrati da Ildebrando intorno al modo di procedere, ritornarono animosi a Milano.
      Erlembaldo, seguendo più presto i consigli del fiero Ildebrando, che l'impeto dell' animo proprio, mostrossi oltremodo audace; il conflitto si fece più formidabile da ambe le parti. In questi riaccesi tumulti egli, grandeggiando sempre più, aspirò, a quanto pare, a porre in basso l'autorità dell'arcivescovo, a renderla inefficace affatto nello andamento delle cose civili, ed a farsi tiranno dello stato. È d'uopo supporre che la parte popolare venisse ognora più avanzando verso il vero reggimento civile, con lo emanciparsi dalla supremazia oppressiva de' nobili e del prelato. Sopratutto i giovani se ne mostrarono ardentissimi partigiani, e col grido di guerra ai preti incontinenti, tumultuando irrompevano nelle chiese e per fino strappavano i sacerdoti intenti a ministrare gli uffici divini. Gli avversari non istettero tranquilli; provocati, assalirono i provocatori, le vie di Milano furono scena a carnificine ed orrori d'ogni sorte, che tosto si riprodussero in tutte le città principali di Lombardia.
      V. In fra tanto papa Niccolò mancò di vita dopo poco più di due anni di regno. La parte de' nobili e l'arcivescovo pensarono che finché ad Ildebrando fosse lasciata la creazione del pontefice, le cose non potevano se non peggiorare a lóro detrimento, e quindi fecero ogni sforzo per ottenere un papa che fosse indissolubilmente connesso cogl' interessi loro. Dall' altro canto in Roma i tumulti erano di nuovo scoppiati a cagione del modo da tenersi per eseguire la nuova elezione. Taluni, mossi dai conti di Tuscolo, volevano rimettersi alla volontà del capo dello impero, o almeno os-
      Storia dei Comuni italiani. — 1.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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