Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO SECONDO, r,
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      Questi previde che il grande atto avrebbe presto o tardi provocato un terribile conflitto, a sostenere il quale non serviva la sola forza dell' opinione o il solo diritto. Pensò quindi di rendersi devoti i Normanni, che progredivano gagliardamente nella conquista di tutto il paese, dato loro da Leone IX. Nel medesimo anno 1059 Niccolò II concesse a Roberto Gui-scado la investitura di Duca di Puglia, di Calabria e di Sicilia, e ne ricevè in cambio l'atto d'omaggio alla sedia apostolica. Roberto, sovrano per la grazia di Dio e di San Pietro, oltre la promessa di non usurpare a danno de' dominj propri del papato, pone tutte le chiese esistenti negli stati suoi, sotto la immediata autorità, o come egli dice,nelle mani del pontefice, e promette di difendere con le armi la libertà della elezione. 1 Ed era avvenimento solennissimo da servire d'esempio non solo ai principi minori ma ai grandissimi d'Europa; era un vero trionfo per la chiesa di Roma, la quale volendo tosto sperimentare la fede del principe normanno, io invitò a disimpacciarla dalle molestie de' conti di Tuscolo, e degli altri nobili che infestavano il territorio pontificio, li normanno ubbidì, e irrompendo impetuosamente su le terre e le castella de'nemici del papa, e guastandole senza misericordia, parve averli domati per sempre.
      IV. Ildebrando mentre iniziava e cautamente spingeva innanzi la lotta con l'impero, procedeva con maggior vigore nel disegno di riformare il clero corrotto. Pensava che alla universalità dello edificio, ch'egli proponevasi d'inalzare, faceva mestieri una milizia universale retta da disciplina uniforme che lo sostenesse. Era forza adunque riformare, o come dicevamo più addietro, ricreare il prete, svincolandolo d'ogni legame con la società civile; e però era d'uopo annientare nel cuore di lui gii affetti potentissimi di famiglia. Disputavasi fino da secoli più remoti della chiesa se convenisse ai preti essere coniugati; e nel calore delle opinioni ne era nata una grandissima in favore dello stato celibe, che re-putavasi più perfetto, e quindi più convenevole alla condizione del sacerdote il quale, alieno dalle cose terrestri, doveva
      1 II giuramento c riferito dal Baronio od ann. 1039.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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