Storia dei comuni italiani di Paolo Emiliani-Giudici

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      LIBRO PRIMO.
      J 05
      La lotta tra il patriarca d'Aquileia e quello di Grado scisse la esordiente repubblica in nuove fazioni. Il primo era sostenuto dal re de' Longobardi, il secondo dalla corte di lìoma. Caduto il regno italico, le parti non si estinsero, ma ne nacque la fazione de'Franchi; e non e a dubitare che se al potere civile non fosse riescito di tenere in freno lo ecclesiastico, il quale, come in Lombardia, sforzavasi di far preponderare la propria autorità, lo stato sarebbe ito in rovina. Ma uno de' dogi ebbe tanto potere che valse a formare con Carlo Magno una convenzione, nella quale venivano confermati i patti del trattato fatto nel 706 da' Veneti co' Longobardi. 1 I trattati politici tra popolo e popolo, e più anche quelli tra principe e principe, come dimostra la storia antichissima delle nazioni,2 non sono stati mai vincoli infrangibili; li detta la necessità, la forza, o l'astuzia, spesso vi si fa pompa di buona fede e di onesti intendimenti, sempre s'impreca Io sdegno del cielo a chi oserà violarli, e nondimeno — forse fino da tempo immemorabile è stata principio fondamentale di governo la celebre massima della restrizione mentale— si sono sempre violati; nè pare che il mondo abbia un grido universale di esecrazione se non contro gli spergiuri malfortunati. I Carolingi adunque, nonostante la solenne convenzione co' Veneti, studiaronsi di estinguere la indipendenza della repubblica , che ognora prosperava e rendevasi più forte, ed aggregarla allo impero. E sebbene i Veneti resistessero valorosamente alle aperte e ripetute aggressioni de'Franchi, volendo provvedere alla sicurtà futura della repubblica, verso l'anno 800 trasferirono la sede del governo nell'isola di Rialto. Le sessanta e più isolette che la circuivano, tosto si congiunsero per mezzo di ponti, e. su questi brani di terra artificiosamente aggregati sorse Venezia, che poscia diventata la più doviziosa città dell'occidente, si abbellì di sontuosi e bizzarri edificj, serbando tuttavia queir aspetto fantastico clic la fece chiamare la sirena incantatrice delle lagune. In tanti secoli di stanza su quelle rocce, privi di terreni atti alla col-
      1 Marin, Storia civile e politica del commercio di Venezia.
      a II dotto Barbevrac , traduttore di Grnzio, raccolse tutti i Trattati di Pace più antichi in due grossi volumi, onde servire di supplemento alla graudo opera di Dumont, Cor. Univert. Diplom.


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Storia dei comuni italiani
Volume Primo
di Paolo Emiliani-Giudici
Felice Le Monnier Firenze
1864 pagine 591

   

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